FABBRICA in Val di Sieve

Casale che ha dato il titolo alla parrocchia di S. Maria a Fabbrica, da gran tempo annesso a S. Donato al Cischio, ossia Cistio, nel piviere di S. Cresci a Valcava, Comunità Giurisdizione e circa 2 miglia toscane a libeccio di Vicchio in Mugello, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Questo casale ridotto a poche abitazioni coloniche risiede in collina sulla destra del fiume Sieve, quasi alle falde settentrionale di Monte Giovi.
Vi dominarono sino al mille i nobili di Cercina, di Monte Rinaldi e di Monteloro, cui apparteneva quella donna Waldrada del fu Roberto moglie di Sigifredo di Rodolfo, la qual donna, mentre abitava in Cercina, nel dì 24 aprile dell’anno 1042, essendo autorizzata dal giudice e da altri buonuomini, vendé o piuttosto regalò al figlio Rodolfo e a tutta la sua discendenza molte corti e case situate a Firenze, a Sesto, a Petriolo, in Val di Marina, in Cercina, in Cerreto, a Mozzanello, a Casole, a Fabbrica, in Monteloro , a Figline , a Riofino e in altri luoghi del Val d’Arno e della Val di Sieve. (ARCH. DIPL. FIOR.. Carte della Badia di Passignano .) Nel secolo XIII acquistò tenuta nella curia di Fabbrica e del Cistio la famiglia Aliotti, denominata de’nobili di Padule nel Mugello; i quali nobili, nel 4 gennajo 1252, prestarono ubbidienza come livellarj della chiesa fiorentina al vescovo Giovanni da Velletri.
La cura di S. Maria a Fabbrica sino dal 1390 si trova unita a quella di S. Donato al Cistio. – Vedere CISTIO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 79.