FAGGIOLA DI CAMALDOLI
All’articolo di CAMALDOLI si è già parlato di questa maestosa Faggiola, famigerata sino da quando il vescovo Giovanni di Arezzo donava al pontefice Adriano II (verso l’anno 870) una porzione di quella Faggiola; quella stessa di cui più tardi i vescovi aretini Elemberto, Tedaldo e Immone (nel secolo XI) concedevano altra porzione agli eremiti di Camaldoli.
Era quest’ultima Faggiola situata sul giogo dell’Appennino che divide la Romagna dalla Toscana, e l’antico contado di Arezzo da quello di Firenze; siccome lo dichiarò Arrigo III re d’Italia nel privilegio concesso ai 3 di gennajo del 1047 e tre secoli dopo dall’imperatore Carlo IV confermato agli eremiti di Camaldoli. (ANNAL.
CALD.)
Era quest’ultima Faggiola situata sul giogo dell’Appennino che divide la Romagna dalla Toscana, e l’antico contado di Arezzo da quello di Firenze; siccome lo dichiarò Arrigo III re d’Italia nel privilegio concesso ai 3 di gennajo del 1047 e tre secoli dopo dall’imperatore Carlo IV confermato agli eremiti di Camaldoli. (ANNAL.
CALD.)
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 84.
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