FALCIANO

nel Val d’Arno casentinese.

Casale di cui porta il titolo un’antica pieve (S. Maria a Falciano) nella Comunità Giurisdizione e 2 miglia toscane a grecale- settentrione di Subbiano, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede in costa sopra uno sperone occidentale dell’Alpe di Catenaja, fra la ripa destra del torrente Chiassa e la sinistra del fosso Gravenna , entrambi influenti a sinistra dell’Arno.
Il casale di Falciano faceva parte della signoria degli Ubertini sino dal secolo X, se è vero che appellava a quest’illustre prosapia del contado Aretino un istrumento fatto nel settembre del 1027, mercè del quale Ugo figlio di altro Ugo, sopracchiamato Signoretto, ed Ermengarda di lui consorte, fecero donazione alla cattedrale di Arezzo di terreni situati in diverse parti del contado Aretino, fra i quali possessi fuvvi un podere posto in Falciano. – Vedere AGAZZI.
Con altro istrumento, scritto li 3 ottobre del 1080, donna Berta figlia di Landolfo e vedova lasciata da Ranieri di Fuscherio, premesso il consenso del padre e di Arrigo suo cognato, vendé alla cattedrale di Arezzo tuttociò che le era pervenuto per parte del suocero, o per scrittura di morgincap dal lato del marito; cioè le terre, corti, torri, chiese, possessi dominicali, ec;, situati nei pivieri di S.
Martino a Caliano, di S. Stefano alla Chiassa , di S. Maria in Gradis, e di S. Maria in Falciano.
Più frequenti s’icontrano le memorie della pieve di Falciano negli annali Camaldolensi, per la ragione che nel piviere di Falciano, sul poggio detto di Popano, sino dal secolo XI fu edificata la badia del Sasso, sotto l’invocazione di S. Giovanni Battista decollato. A favore della quale badia, nel 1101, un nobile aretino per nome Azzo, concesse tutti i suoi beni con qualunque diritto che aver potesse nel piviere di S. Maria in Falciano e segnatamente in loco Agnano .
Nell’ottobre del 1111 Gherardo del fu Wuinildo con suo figlio Raimondino donò al S. Eremo di Camaldoli la sua porzione de’castelli e corti di Falciano e di Lorenzano, con tutto quanto gli apparteneva nei casali di Ornina, di Acona, di Follonica, di Camparno e di Larciano.
La pieve di Falciano aveva due sole chiese succursali, da gran tempo dirute, cioè, S. Maria de Ghiora , e S. Andrea di Agnano, oltre la badia del Sasso , da gran tempo ridotta a semplice oratorio.
Il casale e popolo di S. Maria a Falciano conta 486 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 88.