FALGANO

(Falganum) in Val di Sieve.

Casale e castellare da cui presero il nome due chiese parrocchiali (S. Giusto e S. Maria) da gran tempo riunite, nel piviere di Diacceto, Comunità e circa 3 miglia toscane a settentrione di Pelago, Giurisdizione del Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede l’uno e l’altro sul fianco occidentale del monte della Consuma alla sinistra del torrente Rufina tributario del fiume Sieve.
Fu Falgano tra i feudi dei Conti Guidi del ramo di Battifolle, di Romena e Poppi, specificato nei diplomi concessi a quei dinasti dall’imperatore Federigo II.
Infatti fra le membrane del priorato dei Camaldolensi di Tosina, e più spesse volte fra quelle della badia dei Vallombrosani di S. Fedele a Strumi, è rammentato il castello di Falgano. – Appartiene ai Camaldolensi un’atto del 1099, col quale il conte Alberto figlio del conte Guido di Romena concesse ai monaci di Camaldoli per il monastero di Poppiena sulla Falterona la porzione delle corti che essi possedevano in Acone, a Monte Bonello, alla Rufina, a Pomino, a Falgano e in altri luoghi.
Documenti di data anteriore trovansi fra le pergamene della badia di Strumi, molti dei quali scritti in Falgano sotto gli anni 1064, 1068, 1072, 1073, 1079, 1080, 1086, 1094 e 1095. Riguardano essi per lo più donazioni di terreni posti nel popolo di Falgano, territorio della pieve di S. Jerusalem, o di S. Giovanni a Diacceto, altrimenti detto a Strada nella giurisdizione fiorentina e fiesolana.
La parrocchia di S. Maria e S. Giusto a Falgano conta 258 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 89.