FORNO VOLASCO

nella Valle del Serchio.

– Villaggio con parrocchia (S. Francesco) nella Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a libeccio di Trassilico, nel governo provinciale di Castel nuovo della Garfagnana, Diocesi di Massa ducale, già di Lucca, Ducato di Modena.
Risiede in una gola dell'Alpe Apuana solcata dal torrente Petrosciana , sulla strada mulattiera che da Gallicano rimonta quel giogo a ponente della Pania forata, e presso al confine fra la Comunità di Stazzema e il Vicariato gran ducale di Pietrasanta con il distretto di Trassilico spettante al Duca Modena.
Ebbe origine questo piccolo e tetro villaggio, nel secolo XVI o poco innanzi, da una compagnia di Bresciani e Bergamaschi costà venuti per cavare il minerale del ferro tra mezzo ai filoni e vene che attraversano le rocce calcareo-granose, dalle quali furono ricoperte le pareti superiori di cotesta montagna.
È tutt'ora in attività uno di quei forni nel quale però si lavora la ghisa estratta a Follonica dalla miniera di Rio dell'isola d'Elba; essendo che a Forno Volasco gli scavi del minerale sono stati da lunga mano abbandonati. – Costà s'incontra una di quelle caverne, o grotte, che sogliono essere assai frequenti nei monti calcarei cavernosi. Essa porta il nome della Grotta che urla, stante l'eco che tramandano le diverse sue concamerazioni, tutte incrostate di stalattiti tartarose, le quali pendono dalle volte come l'acqua ghiacciata starebbe alle gronde dei tetti.
Poco al di sopra di Forno Volasco, lungo la strada della Petrosciana , là dove al terreno stratiforme compatto sottentra quello massivo di calcarea semi-cristallina, da cotesto passaggio di formazioni, di là appunto scaturiscono le copiose fonti, dalle quali è formata la fiumana della Petrosciana, detta la Torrita di Gallicano.
La parrocchia di S. Francesco a Forno Volasco conta 315 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 327.