FRATTA DI MURELLO

in Arezzo.

– A questa Fratta, che diede il vocabolo alla chiesa parrocchiale di S. Maria al Murello, posta già nel suburbio occidentale, quindi dentro all'attuale cerchio della città di Arezzo, riferisce un privilegio a favore della badia di Capolona, concesso dall'imp . Corrado I nel 1027, e confermato dagl’imp.
Arrigo III, nel 1047, e Federigo I, nel 1161, nei quali diplomi, fra i beni donati a quel monastero, viene rammentata la Fratta di Murello.
Infatti in un lodo del 1227, promosso ad istanza dell'ab. di Capolona contro l'ab. Camaldolense di S. Maria in Gradi, fu aggiudicato sul diritto che aveva il primo nella contrada che dalla chiesa di S. Maria al Murello scende alla porta della città (di Arezzo) per la quale si andava a S. Laurentino . (ANNAL. CAMALD. – PUCCINELLI.
Cronic. Della Badia fior.)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 344.