GIAMPERETA

(Jampereta) nel Val d’Arno casentinese.

– Casale con parrocchia (S. Maria e S. Silvestro) già filiale dell’antica pieve di Bibbiena, ora dipendente dalla battesimale di Chiusi, da cui è circa 3 miglia toscane a settentrione, Comunità medesima, Giurisdizione di Poppi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede alla sinistra del Corsalone che viene dal monte Fattucchio, da Monte Silvestri e dall’Alvernia, sotto la cresta dei monti che fanno sprone a quello di Calvano e del Bastione.
Il dominio del castello di Giampereta fu confermato al Comune di Arezzo con diploma spedito nel 1356 dall’Imp. Carlo IV; mentre la giurisdizione ecclesiastica della chiesa parrocchiale di S. Silvestro a Giampereta sino del 1155 era stata assegnata dal pont. Adriano IV ai pievani di S. Ippolito di Bibbiena.
Alla chiesa di S. Silvestro a Giampereta nel secolo XV, se non prima, fu ammensata la sua vicina di S. Maria al Corsalone, per cui l’altra portò in seguito il doppio titolare di S. Maria e S. Silvestro.
La parrocchia di Giampereta nel 1833 non contava più che 71 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 443.