GIOVO o ZOVO dell’Appennino di Garfagnana e di Lunigiana

(Jovium et Juvium Alpis).

– Varie carte del medio evo tra quelle pubblicate dal Muratori giovano ad avvalorare il mio asserto; cioè, che i vocaboli di Giove, Giovi, e Monte Giovi derivino, come dissi, dal giogo dei monti. – Portano tuttora il nome corrotto di Zovo, o Giovo varie sommità dell’Appennino di Lunigiana e Garfagnana. – Senza dire degli altri varchi, per dove passano le strade, come quello del Giogo di Scarperia, citerò i seguenti documenti. In un lodo dato in Sarzana lì 12 maggio 1202, designando ivi i confini della diocesi di Luni, si notano quelli del Giogo della Pania: comprendendo totam curiam Corvariae et Vallechiae usque ad montem, qui dicitur Juva (sic), et ab eo monte usque ad summitatem Alpium (Apenninorum). In altro istrumento del 1232 sulla confinazione del dis tretto Modanese col Lucchese lungo la criniera dell’Appennino è segnalato il confine usque ad Jovum Alpe. In altra convenzione del 1281 tra il Comune di Lucca e quello di Modena per il mantenimento della strada dell’Alpe di S.
Pellegrino, sono espresse le seguenti parole: a Zovo Alpis, idest a Zugo Apennini.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 450.