GRAVAGNA

in Val di Magra.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Bartolommeo) nella Comunità Giurisdizione e circa 10 miglia a settentrione grecale di Pontremoli, Diocesi medesima, già di Luni-Sarzana, Compartimento di Pisa.
È il paese più vicino al varco della Cisa sull'estremo confine della Toscana con il ducato di Parma, circa un miglio toscano a scirocco della strada parmigiana della Cisa, ossia dell'antica via Francesca pontremolese, già detta del Monte Bardone.
Scaturisce dal fianco superiore del monte di Gravagna il più lontano confluente del fiume Magra, nel quale si vuotano poco dopo le acque del torrente Gravagna, che accoglie il Civasola appena esso arriva in Val d’Antena.
L'Alpe di Gravagna essendo coperta di pascoli alpini e di faggete indica l'industria dei suoi abitanti, la quale nella massima parte riducesi alla pastorizia, e al mestiere di taglialegne e di carbonaro.
La parrocchia di S. Bartolommeo a Gravagna nel 1833 contava 781 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 502.