GUASTICCE (S. RANIERI ALLE)

in Val di Tora.

– Nuova popolazione sorta sopra un terreno nuovo poco lungi dai Ponti di Stagno, nella Comunità e 4 miglia toscane a ponente di Colle Salvetti, Giurisdizione Diocesi e 6 miglia toscane a levante di Livorno, Compartimento di Pisa, la qual città è circa 10 miglia toscane al suo ostro. Il nome di Guasticce quasi di per se solo basta per indicare l'origine poco favorevole della sua ubicazione: stantechè cotesta contrada fu lungamente afflitta e guasta dalle acque palustri e saline che nella sua bassa pianura spagliavano, innanzi che venissero raccolte nei fossi e nel rio, detto tuttora dell'Acqua Salsa. Cominciò l’opera Cosimo I, allora quando fece dirigere le torbe acque dell’Arno per le cateratte delle Bocchette di Riglione, ad oggetto di colmare con le loro deposizioni i bassi fondi della pianura meridionale di Pisa non escluso il palustre terreno delle Guasticce. Ma il suolo di quest'ultima contrada venne vistosamente migliorato dacchè furono aperti li scoli del padule di Vicarello mediante il taglio di due umili colline, fra le quali vennero tracciati i canali artefatti che dalle Guasticce dirigonsi nell’Antifosso Reale. Per effetto di ciò si bonificarono ridonando alla coltura mille stiora di terreno malsano e infecondo, convertito dagli attuali proprietarii Carega e Carmignani in altrettante agrarie tenute di utili precipuamente alla pastorizia. (ERRATA, si aggiunga:) La parrocchia delle Guasticce nel 1833 contava 595 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 562.