LAPI (S. GIORGIO A)
nella Val dâArbia.
â Antico comunello del Terzo delle Masse di S. Martino, che portò il distintivo della sua chiesa parrocchiale attualmente diruta, e da lunga mano riunita al popolo di S. Pietro a Monte Liscai nel piviere e vicariato foraneo del Bozzone, Giurisdizione Diocesi E Compartimento di Siena, da cui il Casale di Lapi, o allâApi dista quasi tre miglia toscane a grecale.
Ă situato in unâamena collina fra i torrenti Bolgione e Bozzone, che bordeggiano il cosĂŹ detto Piano di Lapi.
Ebbe origine da un monastero di donne della congregazione di Camaldoli, eretto nella prima metĂ del secolo XII sopra i beni donati a quelle recluse dallâabate del Monastero della Rosa, e piĂš tardi spesse fiate sopravvenuto per pubblico decreto dal Comune di Siena.
Alcuni istrumenti relativi al Monastero di S. Giorgio a Lapi, o allâApi, sâincontrano fra le membrane appartenute alle Trafisse di Siena; il piĂš antico dei quali è dei 15 giugno 1306 rogato nella chiesa del Monastero di S.
Giorgio allâApi. In altro contratto, dei 22 aprile 1316, trattasi della compra di un mulino detto della Querciola posto sul fiume Bozzone, che fu acquistato a nome delle monache di S. Giorgio allâApi. (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte del Mon. delle Trafisse).
Queste claustrali nel 1409, essendo rimaste in piccol numero, furono incorporate al vicino Monastero di S.
Mamiliano a Valli â La chiesa peraltro di S. Giorgio continuò a servire di parrocchiale sotto il governo di un religioso sacerdote Camaldolense, sino a che verso la metĂ del secolo XVII, minacciando essa rovina, fu soppressa, e la sua cura raccomandata al parroco di S.
Pietro a Monte Liscai.
Col regolamento Leopoldino del 2 giugno 1777 relativo allâorganizzazione economica delle comunitĂ della provincia superiore senese, il comunello di S. Giorgio a Lapi, o allâApi figurò fra quelli che componevano la ComunitĂ del Terzo di S. Martino di Siena.
Al presente non esiste di quel fabbricato altro che un avanzo della tribuna della chiesa di S. Giorgio a Lapi, il cui distretto nel 1640 consisteva in otto poderi, dove si trovavano 50 abitanti. â Vedere SIENA (COMUNITAâ DEL TERZO DI S. MARTINO DI).
Ă situato in unâamena collina fra i torrenti Bolgione e Bozzone, che bordeggiano il cosĂŹ detto Piano di Lapi.
Ebbe origine da un monastero di donne della congregazione di Camaldoli, eretto nella prima metĂ del secolo XII sopra i beni donati a quelle recluse dallâabate del Monastero della Rosa, e piĂš tardi spesse fiate sopravvenuto per pubblico decreto dal Comune di Siena.
Alcuni istrumenti relativi al Monastero di S. Giorgio a Lapi, o allâApi, sâincontrano fra le membrane appartenute alle Trafisse di Siena; il piĂš antico dei quali è dei 15 giugno 1306 rogato nella chiesa del Monastero di S.
Giorgio allâApi. In altro contratto, dei 22 aprile 1316, trattasi della compra di un mulino detto della Querciola posto sul fiume Bozzone, che fu acquistato a nome delle monache di S. Giorgio allâApi. (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte del Mon. delle Trafisse).
Queste claustrali nel 1409, essendo rimaste in piccol numero, furono incorporate al vicino Monastero di S.
Mamiliano a Valli â La chiesa peraltro di S. Giorgio continuò a servire di parrocchiale sotto il governo di un religioso sacerdote Camaldolense, sino a che verso la metĂ del secolo XVII, minacciando essa rovina, fu soppressa, e la sua cura raccomandata al parroco di S.
Pietro a Monte Liscai.
Col regolamento Leopoldino del 2 giugno 1777 relativo allâorganizzazione economica delle comunitĂ della provincia superiore senese, il comunello di S. Giorgio a Lapi, o allâApi figurò fra quelli che componevano la ComunitĂ del Terzo di S. Martino di Siena.
Al presente non esiste di quel fabbricato altro che un avanzo della tribuna della chiesa di S. Giorgio a Lapi, il cui distretto nel 1640 consisteva in otto poderi, dove si trovavano 50 abitanti. â Vedere SIENA (COMUNITAâ DEL TERZO DI S. MARTINO DI).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 641.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track