LECCHI (S. MARIA A)

in Val d’Elsa.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Maria de Lecchis, ossia de Aleckis) nell'antico piviere di S. Agnese in Chianti, già a Talcione, Comunità Giurisdizione e quasi 4 miglia a scirocco di Poggibonsi, Diocesi di Colle, una volta di Siena, Compartimento senese.
Siede sopra una piaggia dei monti occidentali del Chianti, alla destra del torrente Staggia e circa un miglio a settentrione del castello di questo stesso nome.
Era una delle chiese di giuspadronato della badìa di S.
Salvatore dell'Isola, sebbene dal Pontefice Bonifazio IX nel 1399 fosse stata data in benefizio ad un chierico fiorentino, siccome lo da a conoscere fra gli altri un atto pubblico degli 8 novembre 1401, col quale quel beneficiato pontificio rinunziò la rettoria di S. Maria a Lecchi a don Gregorio abate dell'Isola. Anche il Cardinale Francesco Piccolomini Arcivescovo di Siena, con breve dei 25 agosto 1469 conferì al prete Lodovico di Bernardo fiorentino la chiesa parrocchiale di S. Maria a Lecchi, per quanto ivi si dichiari essere di pertinenza del Monastero di S. Salvatore dell'Isola.
Alla soppressione della testè citata badìa, entrarono al possesso dei beni e al giuspadronato delle chiese di detta badia, i monaci di S. Eugenio al Monastero, e più tardi i Cassinensi di Siena.
La parrocchia di S. Maria a Lecchi nel 1833 contava 183 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 668.