LONDA, L’ONDA, altre volte detto Isola

in Val di Sieve.

– Borghetto che dà il nome a una comunità, il cui popolo fu compreso in quello di S. Gaudenzio a Varena, stato per lungo tempo annesso alla pieve di S. Leolino in Monte, presentemente ha chiesa propria (SS. Concezione di Londa) nel piviere suddetto, Giurisdizione e circa 2 miglia e 1/2 a scirocco di Dicomano Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
È posto a pié di una collina sulla confluenza del torrente Rincine con la Moscia nell’antica strada maestra che per il fianco della Falterona guida dal Mugello nel Casentino, fra il grado 29° 13′ 6′′ di longitudine e il grado 43° 51′ 8′′ di latitudine, nove miglia a grecale del Pontassieve, 8 miglia a ponente della sommità della Falterona e 12 miglia a maestro di Stia nel Casentino.
Questo borghetto portò, come dissi, anche il nome d’Isola per la ragione forse che restava isolato da varii corsi d’acqua che scendono dai monti superiori. – Lo storico per altro è in dubbio, se al luogo di Londa voglia riferire quest’Isola sulla strada del Mugello nel Casentino, per la quale passò la compagnia del conte Lando, allorché essa, nel 1358, attraversare dovette il territorio di Dicomano senza toccare i confini della Repubblica fiorentina. – Vedere DICOMANO.
Londa pertanto insieme con i castelli del Pozzo, di S.
Leolino, di Fornace, di Rincine, ed altri casali di questa contrada, a partire almeno dal secolo XI, appartenevano ai conti Guidi. Dondeché il distretto della Comunità di Londa anche nel suo corpo venne in seguito a comprendere l’antico feudo di S. Leolino del Conte, di cui fu accennata la storia politica al suo articolo speciale. – Vedere LEOLINO (S.) DEL CONTE, o IN MONTI.
Nel territorio di Londa, a tempo della Repubblica fiorentina possedeva beni la chiesa collegiata di S.
Lorenzo a Firenze, trovandosi il di lei capitolo patrono della pieve di S. Leolino, quando, con istrumento del 29 gennajo 1569, esso vendé per scudi 3500 al gran principe Francesco de’Medici 4 poderi di pertinenza della pieve di S. Leolino in Monti, per investirne il prezzo in tanti Luoghi di Monti. (DELL’UGNA, Note Mss. alla Descrizione del Mugello del Brocchi nella Biblioteca del Seminario fiorentino.) Movimento della popolazione della Parrocchia di LONDA nell’anno 1833.
ANNO 1833: Impuberi maschi 59; femmine 58; adulti maschi 39, femmine 42; coniugati dei due sessi 136; ecclesiastici 1; numero delle famiglie 69; totalità della popolazione 335.
Comunità di Londa. – La Comunità di Londa, oltre il distretto dell’antica Contea di S. Lorino de’Conti, altrimenti appellata di S. Leolino in Monti , e quindi Marchesato di S. Lorino comprende altri 6 popoli. – Tutta la superficie del suo territorio occupa attualmente 15544 quadrati agrarii, dai quali sono da detrarre 287 quadrati di territorio non imponibile per conto di corsi d’acqua e di pubbliche strade.
Vi stanziavano nell’anno 1833 numero 2351 abitanti, a ragione, pressappoco di 124 persone per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
Confina con quattro comunità, tre delle quali, Dicomano, Pelago, e S. Godenzo, versanti nella Val di Sieve; mentre il distretto della quarta, di Stia, acquapende nel Val d’Arno casentinese. – Il territorio di Londa ha per limite, dal lato di levante e scirocco quello di Stia a partire dalla Falterona dove ha origine il borro dell’Infernaccio; lungo il quale i due distretti fiancheggiansi per la schiena del monte, quindi pel fosso di Rapale entrano nel fiume Arno che percorrono insieme per breve tragitto. Costà ripiegando con angolo rientrante da levante a maestro, e quindi a ponente, camminando di conserva per termini artificiali fino alla strada mulattiera del Casentino. Di qua rivoltando faccia a levante, il territorio di Londa piega in Val di Sieve pel fosso Graina, e quindi nel suo tributario di Campolungo , sino a che arriva alle fonti del fosso Ciglianese. Ivi cambiando direzione da ostro a ponente abbandona la Comunità di Stia e trova quella di Pelago, con la quale scende la montagna lungo il torrente Moscia, dal di cui corso per breve tragitto esso devia, e quindi vi ritorna e lo seconda fino al borro suo tributario dell’Agna; il quale serve di comune confine ad entrambe le comunità che lo rimontano fino alla sua origine. Da quell’altura il territorio di Londa, dirigendosi a grecale mediante il borro Vetrice, ritorna nel torrente Moscia, dove cessa la Comunità di Pelago, e sottentra quella di Dicomano. Con quest’ultima l’altra di Londa rimonta il torrente Moscia verso levante per entrare in due confluenti che scendono alla sua destra; cioè il Rincine e il torrente Cornia, i cui alvei nella direzione da ostro a settentrione fino al fosso di Piangianni servono di limite reciproco alle due comunità.
Qua piegando da settentrione a levante i territorii medesimi s’inoltrano verso la sommità del poggio, rimontando l’alveo del fosso Piangianni; quindi per termini artificiali salgono al Pian di Vajo . In questa sommità sottentra la Comunità di S. Godenzo, con la quale l’altra di Londa percorre un tragitto di circa miglia 2 e 1/2 dal lato di settentrione e di grecale, finché si ritrovano sulla Falterona i tre termini fra la Comunità di Londa, di S. Godenzo e di Stia.
Nella Comunità di Londa non vi sono strade rotabili, bensì molti borri e tre torrenti; cioè, la Moscia, il Rincine, e la Cornia, i quali in tempo di grosse piogge non solo trascinano seco grandi massi di macigno da quelle scoscese e poco praticabili balze, ma sono causa di rovinose frane, le quali non di rado trasportano seco grosse falde di terreno e boschi intieri. – Vedere FALTERONA.
La Struttura del suolo di questa comunità, appartenendo in gran parte ai fianchi e diramazioni occidentali del monte Falterona, fu avvertita agli articoli FALTERONA e DICOMANO Comunità cui rinvio il lettore anche rapporto ai prodotti più comuni del territorio di Londa.
Il distretto della Comunità di Londa è presso a poco lo stesso di quello decretato dal Granduca Leopoldo I con il regolamento parziale del 9 settembre 1776, in aumento al motuproprio del 29 settembre 1774, sull’organizzazione economica di tutte le comunità comprese nel distretto fiorentino.
La comunità in discorso mantiene un chirurgo condotto.
La potesteria di Londa, stata soppressa nel 1835, fu riunita a quella di Dicomano, la quale dipende per la polizia e pel criminale dal vicario Regio del Pontassieve, dove risiedono l’ingegnere di Circondario, il cancelliere comunitativo, e l’ufizio dell’esazione del Registro. La conservazione dell’Ipoteche, e la Ruota trovansi a Firenze.
QUADRO della popolazione della Comunità di LONDA a tre epoche diverse.
- nome del luogo: Bucigna, titolo della chiesa: S. Andrea (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 103, abitanti anno 1745 n° 139, abitanti anno 1833 n° 213 - nome del luogo: Cajano, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 127, abitanti anno 1745 n° 141, abitanti anno 1833 n° 188 - nome del luogo: Fornace, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 195, abitanti anno 1745 n° 273, abitanti anno 1833 n° 277 - nome del luogo: LONDA, titolo della chiesa: SS.
Concezione (Cura), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 282 (con S. Leolino del Conte a Monti), abitanti anno 1745 n° 322 (con S. Leolino del Conte a Monti), abitanti anno 1833 n° 335 - nome del luogo: Monti, titolo della chiesa: S. Leolino del Conte (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 282 (con SS. Concezione a Londa), abitanti anno 1745 n° 322 (con SS. Concezione a Londa), abitanti anno 1833 n° 89 - nome del luogo: Petrojo, titolo della chiesa: S. Stefano (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 94, abitanti anno 1745 n° 220, abitanti anno 1833 n° 361 - nome del luogo: Rata, titolo della chiesa: S. Maria (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 193, abitanti anno 1745 n° 253, abitanti anno 1833 n° 288 - nome del luogo: Rincine, titolo della chiesa: S. Elena (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 325, abitanti anno 1745 n° 333, abitanti anno 1833 n° 333 - nome del luogo: Sambucheta, titolo della chiesa: S.
Donato (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 119, abitanti anno 1745 n° 99, abitanti anno 1833 n° 145 - nome del luogo: Vierle, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 127, abitanti anno 1745 n° 182, abitanti anno 1833 n° 222 - Totale abitanti anno 1551 n° 1565 - Totale abitanti anno 1745 n° 1962 - Totale abitanti anno 1833 n° 2351
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 799.