LONCIANO sul MONTE MORELLO
nel Val d’Arno fiorentino.
– Casale che diede il titolo alla distrutta chiesa parrocchiale di S. Leonardo a Lanciano o all’Isola nel piviere, Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia a grecale di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede presso la cima del Monte Morello in mezzo ai sterpeti e prati naturali. – Il giuspadronato di Lonciano coi vassalli fu venduto fino dal secolo XIII da Sacco figlio di Pelagallo a Giovanni da Velletri vescovo di Firenze. Però il Lonciano sembra che innanzi vi avessero una qualche signoria i conti Cadolingi, ai quali appartenne quel Conte Lottario figlio del Conte Cadolo che donò alla badia di Settimo, fra le altre cose, tre poderi posti nel Monte Morello, il luogo chiamato Lonciano (Luntiano), stati poi confermati a quel monastero dall’imperatore Arrigo II con diploma del 1015. – (ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO. Carte di Cestello).
Un ser Albizzo di Baldovino da Lonciano notaro rogò un istrumento pubblico in Firenze li 31 marzo 1272 (LAMI, Monum. Eccl. Flor. Pag. 773 e 1198).
La parrocchia di Lonciano nel 1551 contava 68 abitanti e nel 1745 aveva 82 abitanti.
Risiede presso la cima del Monte Morello in mezzo ai sterpeti e prati naturali. – Il giuspadronato di Lonciano coi vassalli fu venduto fino dal secolo XIII da Sacco figlio di Pelagallo a Giovanni da Velletri vescovo di Firenze. Però il Lonciano sembra che innanzi vi avessero una qualche signoria i conti Cadolingi, ai quali appartenne quel Conte Lottario figlio del Conte Cadolo che donò alla badia di Settimo, fra le altre cose, tre poderi posti nel Monte Morello, il luogo chiamato Lonciano (Luntiano), stati poi confermati a quel monastero dall’imperatore Arrigo II con diploma del 1015. – (ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO. Carte di Cestello).
Un ser Albizzo di Baldovino da Lonciano notaro rogò un istrumento pubblico in Firenze li 31 marzo 1272 (LAMI, Monum. Eccl. Flor. Pag. 773 e 1198).
La parrocchia di Lonciano nel 1551 contava 68 abitanti e nel 1745 aveva 82 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 799.
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