LORO (MONTE) Mons Laurus
nel Val d’Arno fiorentino.
– Pieve antica (S. Giovanni Battista) con castellare, ora Casale, dal quale prese il nome la contrada e una delle 76 leghe del contado fiorentino, nella Comunità Giurisdizione e quasi 4 miglia toscane a maestrale del Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Trovasi in un colle fra il torrente Sieci, che ne lambisce le falde a levante, e quello delle Falle che egli scorre a ponente, entrambi tributari dal lato destro del fiume Arno, che è a circa un miglio toscano e mezzo a ostro di Monte Loro.
La memoria più antica, che mi sia caduta sotto gli occhi di questo Monte Loro, ritengo che sia quella di un istrumento rogato in Cercina li 24 aprile dell’anno 1042, col quale donna Waldrada del fu Roberto, moglie allora di Sigifredo figlio di Rodolfo, autorizzata dal giudice e da altri buonomini, rinunziò e figurò di vendere ai figli del secondo letto tutte le case, terre, corti e castelli che godeva nei contadi fiorentino e fiesolano, di provenienza del fu Guido suo primo consorte, fra le quali possessioni eravi una casa e corte in Monte Loro, ed altre nel vicino Monte Fano (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia di Passignano .) La pieve di Monte Loro è rammentata nelle bolle dei Pontefici Pasquale II, Innocenzo II e Anastasio IV ai vescovi di Fiesole.
La pieve di Monte Loro nel 1833 aveva una popolazione di 255 abitanti.
Trovasi in un colle fra il torrente Sieci, che ne lambisce le falde a levante, e quello delle Falle che egli scorre a ponente, entrambi tributari dal lato destro del fiume Arno, che è a circa un miglio toscano e mezzo a ostro di Monte Loro.
La memoria più antica, che mi sia caduta sotto gli occhi di questo Monte Loro, ritengo che sia quella di un istrumento rogato in Cercina li 24 aprile dell’anno 1042, col quale donna Waldrada del fu Roberto, moglie allora di Sigifredo figlio di Rodolfo, autorizzata dal giudice e da altri buonomini, rinunziò e figurò di vendere ai figli del secondo letto tutte le case, terre, corti e castelli che godeva nei contadi fiorentino e fiesolano, di provenienza del fu Guido suo primo consorte, fra le quali possessioni eravi una casa e corte in Monte Loro, ed altre nel vicino Monte Fano (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia di Passignano .) La pieve di Monte Loro è rammentata nelle bolle dei Pontefici Pasquale II, Innocenzo II e Anastasio IV ai vescovi di Fiesole.
La pieve di Monte Loro nel 1833 aveva una popolazione di 255 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 816.
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