LUCIGNANA o LUCIGNANO
in Val di Serchio.
– Casale con parrocchia (S. Stefano) anticamente nel piviere di Loppia, attualmente di Coreglia, alla cui Comunità e Giurisdizione appartiene, nella Diocesi e Ducato di Lucca.
Trovasi in un risalto di poggio spettante a uno sprone di Appennino del Rondinajo fra i torrenti Ania e Fegana, a settentrione della nuova strada Regia modenese.
Lascerò ad altri il decidere, se debba riferirsi a questo luogo di Lucignana, oppure fuvvi un altro Luciniano di Sesto a Moriano quello rammentato in una carta lucchese dell’823, 11 luglio, colla quale il pievano di S. Maria a Sesto diede a locazione per l’annuo canone di tre denari d’argento casa et res suprascriptae Eccl. quae est in loco Luciniano. (BARSOCCHINI, Memor. Lucch. T. V. P. II.) Anche un’altra carta del 926, 3 settembre dello stesso Archivio Arcivescovile Lucchese tratta del livello di un casalino posto in loco Luciniano che il vescovo Pietro in nome della chiesa di S. Vito a Lucignano concesse a un tale da Corazzano, lo che potrebbe riferire piuttosto al S.
Vito di Colle Galli, presso cui è tuttora il luogo, con la chiesa di Cusignano . – Vedere CUSIGNANO.
Comunque sia, il casale o castello di Lucignano di Val di Serchio, ossia di Lucignana, fu compreso sempre nel distretto giurisdizionale di Coreglia; in guisa che esso è nominato tra i casali o castelli dall’Imperatore Carlo IV concessi con titolo di contea a Francesco Castracani degli Antelminelli, conte di Coreglia, pre privilegio dato in Pisa li 12 maggio 1355.
La parrocchia di S. Stefano a Lucignana nel 1832 comprendeva 339 abitanti.
Trovasi in un risalto di poggio spettante a uno sprone di Appennino del Rondinajo fra i torrenti Ania e Fegana, a settentrione della nuova strada Regia modenese.
Lascerò ad altri il decidere, se debba riferirsi a questo luogo di Lucignana, oppure fuvvi un altro Luciniano di Sesto a Moriano quello rammentato in una carta lucchese dell’823, 11 luglio, colla quale il pievano di S. Maria a Sesto diede a locazione per l’annuo canone di tre denari d’argento casa et res suprascriptae Eccl. quae est in loco Luciniano. (BARSOCCHINI, Memor. Lucch. T. V. P. II.) Anche un’altra carta del 926, 3 settembre dello stesso Archivio Arcivescovile Lucchese tratta del livello di un casalino posto in loco Luciniano che il vescovo Pietro in nome della chiesa di S. Vito a Lucignano concesse a un tale da Corazzano, lo che potrebbe riferire piuttosto al S.
Vito di Colle Galli, presso cui è tuttora il luogo, con la chiesa di Cusignano . – Vedere CUSIGNANO.
Comunque sia, il casale o castello di Lucignano di Val di Serchio, ossia di Lucignana, fu compreso sempre nel distretto giurisdizionale di Coreglia; in guisa che esso è nominato tra i casali o castelli dall’Imperatore Carlo IV concessi con titolo di contea a Francesco Castracani degli Antelminelli, conte di Coreglia, pre privilegio dato in Pisa li 12 maggio 1355.
La parrocchia di S. Stefano a Lucignana nel 1832 comprendeva 339 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 914.
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