MACERETO, o MACIARETO (PONTE A)

– Questo ponte di pietra a tre arcate, che cavalca il fiume Merse sulla strada Regia grossetana, fu edificato l’anno 1368; ricostruito più grandioso nel 1827 a bracc. 278 sopra il livello del mare Mediterraneo. – Prese il nome da una piccola borgata che fino al secolo XIII ebbe chiesa parrocchiale (S. Niccolò) da gran tempo distrutta riunita a quella di S. Lorenzo a Merse, nella Comunità Giurisdizione e circa 8 miglia toscane a ostro di Sovicille, Diocesi e Compartimento di Siena, la qualcittà trovasi 14 miglia toscane a settentrione del Ponte a Macereto.
È noto specialmente questo luogo per il bagno termale situato sulla ripa sinistra del fiume Merse a poca distanza dal ponte, lungo la strada Regia grossetana; comecchè attualmente tali terme si trovino mal ridotte sotto il vocabolo di Bagno del Doccio. Cotesto bagno è rammentato all’anno 1273 nel consiglio della Campana alle Riformagioni di Siena in occasioni di essere stati eletti da quella Signoria tre ufficiali per far risarcire il Bagno del Doccio e quello di Petriolo . Nell’anno 1300 dallo stesso governo si ordinò di ritrovare e riallacciare le vene deviate del Bagno del Doccio; e nel consiglio del 1335 fu risoluto di costruire una fonte nello stesso luogo.
– Trovansi però sulla medesima ripa sinistra del fiu me Merse presso il casale di Filetta scaturigini più copiose di acque termali solfuree, state probabilmente confuse una volta sotto lo stesso vocabolo del Bagno a Macereto. – Costà sino dal secolo XIII esisteva un ospdaletto intitolato a S. Jacopo per servire di alloggio ai bagnanti ed ai passeggeri.
Credette il Benvoglienti che i Bagni di Macereto fossero identici a quelli, che Cicerone chiamò Balnea Siena.
Anche il Bacci nella sua opera de Thermis deduce l’antichità di questi bagni dalle medaglie o monete dell’Imp. Gordiano che furono alla sua età scoperte nel luogo di Macereto.
Di costeste terme fecero uso l’Imp. Arrigo VII nell’agosto del 1313, e il Pont. Pio II nell’estate del 1459.
È fama che da Macereto abbia avuto origine la celebre famiglia magnatizia de’Ghigi, e costà ebbero poderi anche in tempi meno antichi anche i conti d’Elci e i Tolomei di Siena.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 7.