MANDRIOLI

nel Val d’Arno casentinese.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Iacopo de Mandriolis) nel piviere di Romena, Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a levante di Prato Vecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Risiede all’estrema base occidentale del monte di Camaldoli sopra una piaggia circondata da castagni, e bagnata a settentrione del torrente Fiumicello, fra i popoli di Casalino, Moggiona, Percena, Brenda e Valiana.
Io ignoro se la chiesa di Mandrioli fu mai di padronato dei Camaldolensi, siccome lo darebbe a sospettare la somiglianza del titolo di un loro eremo denominato appunto di S. Iacopo de’Mandrioli, altrimenti detto a Rometa, il quale fino dal secolo XII apparteneva alla Congregazione camaldolense, comecchè cotesto eremo forse situato nella diocesi d’Jesi nella Marca di Camerino.
–(Vedere ANNAL. CAMALD. T. IV. V. e VI).
Del secolo XVI Mandrioli unitamente alla Casale di Villanuova costituivano un comunello, dove nel 1531 si contavano 30 fuochi con 112 abitanti; mentre nel 1745 la parrocchia di S. Jacopo a Mandrioli non aveva che 5 famiglie con 34 abitanti e nel 1833 noverava 55 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 42.