MARCIANO nel Val d’Arno casentinese

– Castelletto con parrocchia (S. Donato) nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a settentrione di Bibbiena, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Siede sopra un risalto di poggio, cui bagna i piedi a levante il torrente Gressa, e a ponente la fiumana dell’Archiano, mente framezzo ad essi passa il fosso di Carlese che nasce nel poggio medesimo di Marciano.
Questo castelletto è rammentato nella donazione alla badia di Prataglia fatta nel 1008 da Elemberto o Alamberto vescovo di Arezzo, il quale fra le altre cose donò alla badia di Prataglia un manso , o piccolo podere, situato presso il castello di Marciano.
Vi ebbero signoria i conti Ubertini, uno dei quali nel 1131, stando nel suo Castello di Marciano, fece una donazione di beni alla badia di Agnano in Val d’Ambra. – Marciano apparteneva a Ciapettino degli Ubertini quando si sottomise per la seconda volta, sotto gli 11 novembre 1402, alla Rep. fiorentina.
Nel 1386 la Signoria di Firenze comandò che la rocca di Marciano, insieme con altri fortilizi del Casentino, venissero disfatti come inutili alla Repubblica.
Il popolo di S. Donato a Marciano nel 1833 contava 209 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 58.