MARCIGLIANO, o MARCILLIANO DI SEGROMIGNO
nella Valle del Serchio all’oriente di Lucca.
– Casale che ha dato il titolo a un antica parrocchia (S. Pietro a Marcigliano) con villa signorile annessa, posta nel piviere di Segromigno, Comunità e Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a settentrione di Capannori, Diocesi e Ducato di Lucca, dalla qual città la chiesa di Marcigliano è circa 7 miglia toscane a grecale.
Risiede sul fianco meridionale del monte delle Pizzorne, in mezzo a belle coltivazioni di olivi e di vigneti, tramezzati da rigogliose selve di castagni.
La chiesa di S. Pietro a Marcigliano è di patronato dei marchesi Mazzarosa di Lucca, cui spetta un’annessa fattoria.
Fra le antiche memorie relative a questa località citerò una pergamena del 23 giugno anno 909, relativa a un contratto enfiteutico, col quale Pietro vescovo di Lucca concede al prete Stefano figlio del fu Luiprando sino a terza generazione una casa massarizia con corte, orto, oliveti ec. di pertinenza della cattedrale di S. Martino; la quale possessione dichiara situata nei confini di Sugrominio, ubi vocitatur Marcilliano, con l’obbligo al livellario di recare ogn’anno all’episcopio di Lucca dodici libbre d’olio, ecc. (MEMOR. LUCCH. T.V P. III).
La parrocchia di Marcigliano per scarsità di rendite nei secoli decorsi fu riunita a quella di S. Andrea a Caprile; stante poi l’aumento della dote fattagli dall’attual patrono, essa fu di nuovo nel secolo decorso eretta in parrocchiale, siccome avvisa un’iscrizione in macigno posta sopra la porta della contigua canonica.
La parrocchia di S. Pietro a Marcigliano nel 1832 contava 210 abitanti.
Risiede sul fianco meridionale del monte delle Pizzorne, in mezzo a belle coltivazioni di olivi e di vigneti, tramezzati da rigogliose selve di castagni.
La chiesa di S. Pietro a Marcigliano è di patronato dei marchesi Mazzarosa di Lucca, cui spetta un’annessa fattoria.
Fra le antiche memorie relative a questa località citerò una pergamena del 23 giugno anno 909, relativa a un contratto enfiteutico, col quale Pietro vescovo di Lucca concede al prete Stefano figlio del fu Luiprando sino a terza generazione una casa massarizia con corte, orto, oliveti ec. di pertinenza della cattedrale di S. Martino; la quale possessione dichiara situata nei confini di Sugrominio, ubi vocitatur Marcilliano, con l’obbligo al livellario di recare ogn’anno all’episcopio di Lucca dodici libbre d’olio, ecc. (MEMOR. LUCCH. T.V P. III).
La parrocchia di Marcigliano per scarsità di rendite nei secoli decorsi fu riunita a quella di S. Andrea a Caprile; stante poi l’aumento della dote fattagli dall’attual patrono, essa fu di nuovo nel secolo decorso eretta in parrocchiale, siccome avvisa un’iscrizione in macigno posta sopra la porta della contigua canonica.
La parrocchia di S. Pietro a Marcigliano nel 1832 contava 210 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 62.
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