MARCIGNANA
(Marciniana).
– Casale spicciolato che dà il titolo a una chiesa parrocchiale (S. Pietro), il cui popolo costituiva una comunità nel piviere di S. Genesio, già della Diocesi di Lucca, ora cura suburbana della cattedrale di Sanminiato, da cui dista circa 3 miglia toscane a grecale nella Comunità e Giurisdizione medesima, Compartimento di Firenze.
È situato in pianura alla destra del fiume Elsa, non molto lungi dal suo sbocco in Arno e dal nuovo ponte che lo cavalca fra Empoli e Fucecchio.
All’Articolo BORGO SAN GENESIO fu detto che la chiesa di S. Pietro a Marcignana esisteva fino dal secolo XII, mentre trovasi rammentata fra quelle del plebanato di San Genesio in una bolla del 1194 spedita dal Pont.
Celestino III a Gregorio preposto di detta pieve, oltre di che fu inserita nel registro delle chiese della diocesi lucchese redatto nel 1260.
Una delle più antiche rimembranze di questa contrada di Marcignana la trovo in un istrumento dell’anno 883, 24 maggio, celebrato nella corte di S. Casciano a Settimo, col quale Giovanni vescovo di Pisa concesse con titolo d’enfiteusi a un certo Gumberto figlio del fu Libertà di Firenze diversi beni che la sua mensa possedeva nel distretto di Quaratiana (Corazzano) in Marciniana, e in Vico Walari nel piviere di S. Genesio. (MURATOR., Ant.
M. Aevi. T. III).
Fra le membrane della comunità di Sanminiato, ora nell’Arch. Dipl. Fior., havvene una contenente il rogito sulla demarcazione dei confini fra il comune di Marcignana del distretto di Sanminiato, e quello di Pagnana del contado fiorentino, fatto nel dì 25 marzo 1288, di martedì, indizione XV; cioè, il primo giorno dell’anno 1288 secondo l’uso di Sanminiato (ossia stile pisano) e primo giorno dell’anno 1287 secondo lo stile fiorentino.
Il quale atto fu celebrato in Marcignana mentre si designavano i confini da Ser Giovanni del fu Corso di Pagnana uffiziale pel Comune di Firenze, e da Ser Guido del fu Bonaventura uffiziale pel Comune di Sanminiato.
Quattr’anni dopo (5 agosto 1292) nella villa di Marcignana fu celebrato un istrumento, relativo alla vendita di un pezzo di terra posto nei confini di Marcignana in luogo detto al Santo,il quale terreno acquistò Ganduccio di Malpiglio da Marzana per lire 25 di denari pisani.
La parrocchia di S. Pietro a Marcignana nel 1833 contava 307 abitanti.
È situato in pianura alla destra del fiume Elsa, non molto lungi dal suo sbocco in Arno e dal nuovo ponte che lo cavalca fra Empoli e Fucecchio.
All’Articolo BORGO SAN GENESIO fu detto che la chiesa di S. Pietro a Marcignana esisteva fino dal secolo XII, mentre trovasi rammentata fra quelle del plebanato di San Genesio in una bolla del 1194 spedita dal Pont.
Celestino III a Gregorio preposto di detta pieve, oltre di che fu inserita nel registro delle chiese della diocesi lucchese redatto nel 1260.
Una delle più antiche rimembranze di questa contrada di Marcignana la trovo in un istrumento dell’anno 883, 24 maggio, celebrato nella corte di S. Casciano a Settimo, col quale Giovanni vescovo di Pisa concesse con titolo d’enfiteusi a un certo Gumberto figlio del fu Libertà di Firenze diversi beni che la sua mensa possedeva nel distretto di Quaratiana (Corazzano) in Marciniana, e in Vico Walari nel piviere di S. Genesio. (MURATOR., Ant.
M. Aevi. T. III).
Fra le membrane della comunità di Sanminiato, ora nell’Arch. Dipl. Fior., havvene una contenente il rogito sulla demarcazione dei confini fra il comune di Marcignana del distretto di Sanminiato, e quello di Pagnana del contado fiorentino, fatto nel dì 25 marzo 1288, di martedì, indizione XV; cioè, il primo giorno dell’anno 1288 secondo l’uso di Sanminiato (ossia stile pisano) e primo giorno dell’anno 1287 secondo lo stile fiorentino.
Il quale atto fu celebrato in Marcignana mentre si designavano i confini da Ser Giovanni del fu Corso di Pagnana uffiziale pel Comune di Firenze, e da Ser Guido del fu Bonaventura uffiziale pel Comune di Sanminiato.
Quattr’anni dopo (5 agosto 1292) nella villa di Marcignana fu celebrato un istrumento, relativo alla vendita di un pezzo di terra posto nei confini di Marcignana in luogo detto al Santo,il quale terreno acquistò Ganduccio di Malpiglio da Marzana per lire 25 di denari pisani.
La parrocchia di S. Pietro a Marcignana nel 1833 contava 307 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 63.
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