MARTINO (VILLA DI S.) A SOVANA

in Val di Fiora.

– Tenuta, ossia Grancia della mensa vescovile sovanese, già detta di S. Martino in Corazano, (ERRATA: nella Comunità Giurisdizione) nella Comunità di Sorano, Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a maestrale di Pitigliano, Diocesi di Sovana, Compartimento di Grosseto.
La tenuta di S. Martino a Sovana occupa una vasta campagna, la quale è circoscritta a levante dal fiume Fiora, ed ha a ponente il fosso Filiggine. La foresta di quercie sughere, da cui il di lei suolo trovasi in gran parte coperto, è stata di corto abbattuta per ridurre quel latifondo a coltura di viti, di olivi e di granaglie.
Appella, io dubito, a questa villa di S. Martino una bolla spedita nel 1061 dal Pont. Niccolò II a Vitale preposto del capitolo della cattedrale di Sovana, cui confermò fra le altre giurisdizioni e possessi una terra stata concessa dai suoi vescovi alla cattedrale preaccennata; compresavi la chiesa e possessioni di S. Martino in Corazzano, che ivi si dichiara situata non molto lungi dalla preaccennata città.
(UGHELLI, In Episc. Suanens.)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 106.