BIDENTE

(Bidens, Bedese, fl.).

Fiume reale da più rami raccolto fra i contrafforti dell’Appennino che scendono in Romagna dalla Falterona e da Camaldoli.
Sono in origine tre Bidenti, uno che viene dalle Celle dietro il monte Falterona e dà origine al Bidente occidentale, chiamato del Corniolo dal vicino castello; quello orientale nasce sull’Alpe di Prataglia e dicesi di Strabatenza; e il terzo che corre in mezzo ad entrambi scende dal giogo di Camaldoli, che appellar si suole Bidente di Valbona o di Ridracoli. – Riuniti i tre rami alla Badia all’Isola in un solo alveo, passa il Bidente sotto il bel ponte di S. Sofia, e di là per Galeata al ponte del Pantano entra nella Romagna Pontificia, dove sotto il nome più volgare di Ronco si dirige a Ravenna a ricevere il tributo del fiume Montone innanzi di sboccare per i Fiumi riuniti nell’Adriatico.
È segnalato questo fiume nella geografia dell’Italia antica, per avere servito un tempo di politico confine fra i Galli Boj e gli Umbri Sarsinati, mentre nel medio evo le ripe del Bidente orientale, ossia di Strabatenza, sembra che dividessero l’Esarcato di Ravenna dalla nuova provincia dell’Alpe Appennina descritta da Paolo Diacono, compresa posteriormente nella Pentapoli.
Sulla natura del suolo percorso dai vari rami del Bidente dentro la Romagna Granducale veggansi gli articoli delle Comunità di BAGNO, GALEATA e S. SOFIA.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 319.