BORGO ALLA COLLINA

nel Val d’Arno casentinese

sulla strada provinciale che dalla Consuma per il Borgo alla Collina scende nella Valle alla confluenza del torrente Solano per dirigersi, a destra, verso Poppi e Bibbiena, a sinistra, a Pratovecchio e Stia. È un villaggio quasi nel centro del Casentino sopra la schiena di un poggio situato 710 braccia sopra il Mediterraneo; di decenti case fornito, con parrocchia (S. Donato) filiale della pieve di Romena, nella Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano a greco di Castel S. Niccolò, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Fu signoria dei conti Guidi del ramo di Battifolle e Poppi, ai quali apparteneva quel conte Roberto amico del Petrarca, che assegnò in dote il villaggio di Borgo alla Collina a Elisabetta sua figlia e moglie di Giovanni di Cante Gabrielli da Gubbio. Alla quale contessa riferisce un atto pubblico del 1392, allorchè la Repubblica fiorentina la prese sotto l’accomandigia insieme col castello e distretto di Borgo alla Collina, sua vita durante, con patto di cessione alla Repubblica, che il Borgo alla Collina incorporò al contado di Firenze nell’anno 1441.
(AMMIR. Istor. fior.).
La torre antica, oggi casa dei signori Gatteschi, probabilmente rammenta l’antico palazzo o casa-torrita, cui davasi il grandioso titolo di Castello.
Ci richiama a’tempi di quella contessa l’edificazione della chiesa parrocchiale e della tavola ch’essa fece collocare nel 1423 all’altare di S. Caterina.
Ma l’anticaglia più rimarchevole di Borgo alla Collina è il cadavere di Cristofano Landino, il quale senza concia artificiale anco nelle parti più delicate assecchito e incorotto si conserva in un ignobile cassone fuori di un nobilissimo cenotafio fatto erigere 30 anni fa da un illustre e pio passeggere, il cardinale (ERRATA: Dopuy) Despuy, per riporvi i resti di quel famoso Cancelliere fiorentino.
La parrocchia del Borgo alla Collina conta 360 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 341.