CAPOSELVI nel Valdarno superiore
già CAMPOSELVOLI
Castello con parrocchia (S. Lorenzo) nel piviere di Galatrona, Comunità Giurisdizione e 3 miglia toscane a scirocco di Montevarchi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Le rovine di questo castello, ora popolo spicciolato, si trovano sulla pendice settentrionale dei poggi che scendono alla sinistra del fiume Ambra nel piano di Levane presso il torrente Trigesimo, detto anche di Caposelvi.
Era uno dei castelli del Viscontado di Val d’Ambra spettante ai Conti Guidi, costretti dagli Aretini a pagare per ciò un tributo di alto dominio, su di che fu rinnovata l’accomandigia il dì 6 marzo 1255, per i castelli di Camposelvi, Galatrona e Rendola, con patto che detti luoghi fossero esenti per parte degli Aretini da ogni altra imposizione, e che la Comunità di Arezzo dovesse difenderli nei casi di ostile aggressione.
Infatti il castello di Caposelvi era presidiato dagli Aretini, allorché nel 1230 fu assalito, preso e abbattuto dai Fiorentini. Restaurato posteriormente dai vincitori, questi furono costretti, nel 1312, a cedere alle forze dell’imperatore Arrigo VII, che consegnò Caposelvi agli Aretini, ai quali fu tolto per capitolazione nel 1322. Ma all’occasione di altre guerre Bernardo della Carda, avventuriero di masnade, investì improvvisamente, nel 1432, questa militare posizione, comecché poco dopo ritornasse in potere della Signoria di Firenze, non senza grande difficoltà, per opera del capitano Niccolò da Tolentino. (AMMIR. Stor.fior.) La parrocchia (ERRATA : di S. Leonardo) di S. Lorenzo a Caposelvi conta 362 abitanti.
Le rovine di questo castello, ora popolo spicciolato, si trovano sulla pendice settentrionale dei poggi che scendono alla sinistra del fiume Ambra nel piano di Levane presso il torrente Trigesimo, detto anche di Caposelvi.
Era uno dei castelli del Viscontado di Val d’Ambra spettante ai Conti Guidi, costretti dagli Aretini a pagare per ciò un tributo di alto dominio, su di che fu rinnovata l’accomandigia il dì 6 marzo 1255, per i castelli di Camposelvi, Galatrona e Rendola, con patto che detti luoghi fossero esenti per parte degli Aretini da ogni altra imposizione, e che la Comunità di Arezzo dovesse difenderli nei casi di ostile aggressione.
Infatti il castello di Caposelvi era presidiato dagli Aretini, allorché nel 1230 fu assalito, preso e abbattuto dai Fiorentini. Restaurato posteriormente dai vincitori, questi furono costretti, nel 1312, a cedere alle forze dell’imperatore Arrigo VII, che consegnò Caposelvi agli Aretini, ai quali fu tolto per capitolazione nel 1322. Ma all’occasione di altre guerre Bernardo della Carda, avventuriero di masnade, investì improvvisamente, nel 1432, questa militare posizione, comecché poco dopo ritornasse in potere della Signoria di Firenze, non senza grande difficoltà, per opera del capitano Niccolò da Tolentino. (AMMIR. Stor.fior.) La parrocchia (ERRATA : di S. Leonardo) di S. Lorenzo a Caposelvi conta 362 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 461.
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