CAREGGI
(Campus regis).
Villa e contrada da cui ha preso il distintivo la parrocchia di S. Pietro a Careggi, nella Comunità del Pellegrino presso Firenze, Giurisdizione e 3 miglia toscane a ponente di Fiesole, Diocesi e Compartimento di Firenze che è 2 miglia toscane a scirocco.
Porta questo vocabolo una parte della base meridionale del monte dell’Uccellatojo che scende nel piano di Firenze alla sinistra del torrente Terzolle. – È una contrada che gareggia con quella di Fiesole per dolcezza di clima, per delizie campestri, per amenità di situazione e per essere la più copiosa di ville signorili di quante altre fanno corona ai popolatissimi e ridenti contorni della regina dell’Arno.
Una però di queste ville signorili, la più magnifica di tutte, ha reso famosa la contrada di Careggi.
È un solido e ben inteso edifizio a guisa di fortilizio quadrato, o di una gran torre merlata che i Medici eressero per loro diporto e che l’attuale dinastia conservò fino al 1780, epoca in cui questa casa campestre con i terreni annessi fu alienata a un privato cittadino.
È un fabbricato celebre per l’autore Cosimo il vecchio che l’ordinò, per l’architetti Michelozzo Michelozzi, che lo disegnò, per l’Accademia Platonica che costà fiorì; e perché fra le sue mura spirarono il Padre della patria e Pietro Medici suo figlio, mentre quelle stesse stanze furono culla a Lorenzo il Magnifico e a Leone X.
La parrocchia di S. Pietro a Careggi conta 443 abitanti.
Porta questo vocabolo una parte della base meridionale del monte dell’Uccellatojo che scende nel piano di Firenze alla sinistra del torrente Terzolle. – È una contrada che gareggia con quella di Fiesole per dolcezza di clima, per delizie campestri, per amenità di situazione e per essere la più copiosa di ville signorili di quante altre fanno corona ai popolatissimi e ridenti contorni della regina dell’Arno.
Una però di queste ville signorili, la più magnifica di tutte, ha reso famosa la contrada di Careggi.
È un solido e ben inteso edifizio a guisa di fortilizio quadrato, o di una gran torre merlata che i Medici eressero per loro diporto e che l’attuale dinastia conservò fino al 1780, epoca in cui questa casa campestre con i terreni annessi fu alienata a un privato cittadino.
È un fabbricato celebre per l’autore Cosimo il vecchio che l’ordinò, per l’architetti Michelozzo Michelozzi, che lo disegnò, per l’Accademia Platonica che costà fiorì; e perché fra le sue mura spirarono il Padre della patria e Pietro Medici suo figlio, mentre quelle stesse stanze furono culla a Lorenzo il Magnifico e a Leone X.
La parrocchia di S. Pietro a Careggi conta 443 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 474.
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