CABAJOLE, CABIAULA, ora GABBIAVOLA
in Val d’Elsa, quasi Gabbii Aula.
Vico da cui ebbe nome la soppressa cura di S. Bartolommeo e Cabivola nel piviere di S. Ippolito a Castelfiorentino, aggregata a S. Frediano a Nebbiano, nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a libeccio di Montespertoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Riferire debbono a questo vico due istrumenti della Badia di Passignano, rogati in Cabiaula li 27 ottobre 1075, riguardanti la vendita fatta da Pietro del fu Albo da Cabiaula, e da Taberga del fu Teoderigo da Monterappoli di alcune possessioni nel poggio detto Castelvecchio a favore d’Ildebrando del fu Tegrimo da Voteggiano.
(ARCH. DIPL. FIOR. l. cit.)
Riferire debbono a questo vico due istrumenti della Badia di Passignano, rogati in Cabiaula li 27 ottobre 1075, riguardanti la vendita fatta da Pietro del fu Albo da Cabiaula, e da Taberga del fu Teoderigo da Monterappoli di alcune possessioni nel poggio detto Castelvecchio a favore d’Ildebrando del fu Tegrimo da Voteggiano.
(ARCH. DIPL. FIOR. l. cit.)
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 377.
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