LAGO (PIAN DEL)

in Val di Merse.

– È una piccola pianura rinchiusa fra i poggi di Lecceto della Selva e la Montagnola, circa 4 miglia toscane a ponente di Siena.
Prese il nome che tuttora porta da una quantità di acque, le quali, non trovando una libera foce, in questo piano ristagnavano con grave danno delle campagne, dei limitrofi abitanti e perfino della città di Siena. Sotto il Granduca Leopoldo I, Francesco Bindi-Sergardi gentiluomo senese incoraggito dalla protezione del Sovrano, diede opera all’ardita impresa per trovare un esito alle acque che impadulavano nel Pian del Lago. Ma avendo egli esauriti i mezzi senza compire l’impresa, vi accorse opportuna la mano generosa del Gran Leopoldo, mercè cui furono traforati monti e rupi in guisa che le acque pigre e stagnanti ebbero scolo costante e sicuro nel piano inferiore della vallecola di Rosia. Per tal modo sanificato e reso fertile il Pian del Lago, quasi costantemente nei tempi andati coperto dalle acque, il magnanimo Principe donò il bonificato suolo a colui che nella tentata opera tutta la sua fortuna aveva sacrificato.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 623.