LAGO SCAFAJOLO sulla Montagna di Pistoja

– È forse il Lago alpino più celebre di tutti gli altri posti sul dorso dell’Appennino toscano, ed è più di ogni altro rammentato dalli scrittori; fra i quali Boccaccio, Agricola, Gesuero, Claudio, Fromond, Vallisnieri, Saverio Manetti, e finalmente il giureconsulto pistojese Antonio Matani, allorchè pubblicò nel secolo passato una sua Relazione istorica e filosofica della produzioni naturali del territorio pistojese.
Giace il Lago Scafajolo sull’estremo confine della Toscana in una specie di zona o incurvatura formata da due prominenti corna dell’Appennino, cioè dal Corno alle Scale che gli resta a scirocco e dall’Alpe alla Croce, la quale stà fra il Lago Scafajolo che guarda a levante e il piccolo ristagno di acque denominato Lago d’Acqua Marcia situato al suo maestrale.
Il Lago Scafajolo è posto nel grado 28° 20’ longitudine e 44° 7’ 4” latitudine, a 3250 braccia sopra il livello del mare Mediterraneo, sul lembo della Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a settentrione di San Marcello, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
La figura del Lago Scafajolo si avvicina a quella di un parallelogrammo della lunghezza di 260 braccia e della larghezza a un dipresso di 100 braccia.
È invalsa nel volgo l’antica tradizione, che si sollevi sulle acque di questo Lago una orribile burrasca tostochè vi sia gettata dentro una qualunque pietra o anco un tronco di legname. Lo che non solamente è inverisimile, ma è stato provato erroneo da tutti coloro, cui è venuto il destro di farne la prova.
A comprendere poi in qual modo il Lago Scafajolo sia costantemente coperto di acque, è da sapere, che lo alimenta una sorgente perenne, e che vi scolano le acque e le nevi della parte occidentale del Corno alle Scale, e dei poggi più prominenti, dai quali è contornato.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 621.