MALANDRONE

in Val di Fine.

– Porta il nome di Malandrone un albergo sull’antica strada Emilia di Scauro, o Aurelia nuova, oggi detta Maremmana, dove fu un eremo (S. Maria) ridotto poscia in ospizio per i viandanti e pellegrini, nel popolo Comunità Giurisdizione e circa 2 miglia toscane a scirocco di Rosignano, Diocesi di Livorno, già di Pisa, Compartimento pisano.
All’eremo di S. Maria di Malandrone appella fra le altre una membrana pisana dell’anno 1305, 19 gennajo, attualmente nel privato archivio Coletti a Firenze.
Essa consiste in una donazione fatta in Pisa da Francesco del fu Bonaccorso Rossi cittadino pisano di un pezzo di terra boschiva, una volta campiva, della misura di sei stiora, a favore di fra Andrea da S. Casciano priore dell’eremo di S. Maria di Malandrone, posto nei confini di Rosigneno in luogo detto, Campana Malandroni. – Se a questo eremo possa appellare l’antica prioria di S. Maria ad Finem; rammentata agli Articoli AD FINES, e BADIE (LE DUE) non ho documenti da asserirlo nè da negarlo. – Vedere ROSIGNANO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 29.