MORELLO (S. MARIA A)
nel Val d’Arno fiorentino.
– Chiesa parrocchiale che prende il vocabolo da un estremo fianco meridionale del Monte Morello, nel pievanato, Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscana a settentrione di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede a mezza costa di un insenatura del Monte Morello dalla parte che acquapende nella fiumana Marina.
La chiesa di S. Maria a Morello fu ingrandita e restaurata con la facciata di pietra albarese scavata nel luogo sul principio del secolo XVI a spese di Borghino di Niccolò Cocchi spedalingo dell’arcispedale di S. Maria Nuova, a cui egli lasciò il giuspadronato della chiesa medesima con la fattoria di Morello, a tenore del suo testamento fatto lì 14 aprile 1522.
Tutte le scritture relative a cotesta chiesa anteriori al 1530 furono disperse con molte masserizie dai soldati che stavano accampati intorno a Firenze durante l’ultimo assedio. Ciò è asserito dal prete Bartolommeo Latini da Sommaja stato rettore della chiesa medesima, e autore di un libro MS. incominciato nel 1531, ora nell’archivio di detta chiesa, partecipatomi dalla cortesia del parroco attuale di S. Maria a Morello.
Fra le carte dell’Arch. Dipl. Flor. appartenute all’uffizio del Bigallo avvenne una del 13 ottobre 1503, che tratta della procura fatta in Roma da Marco di Simone Veccia rettore della chiesa parrocchiale di S. Maria a Morello in testa di Giovanni dell’Antella mercante fiorentino per prendere possesso in di lui nome della chiesa prenominata.
Dell’anno 1335 è un’altra pergamena venuta nello stesso Arch. Dipl. dagli acquisti della estinta famiglia da Sommaja, relativa all’alienazione di un pezzo di terra posto nel distretto di S. Maria a Morello, in luogo appellato Boscatello, che un abitante di quel popolo per il prezzo di lire 50 fiorentine vendé a Bartolo del fu Dolce da Sommaja abitante in Firenze.
La chiesa di S. Maria a Morello per le ragioni che vi aveva l l’arcispedale di S. Maria Nuova era di suo padronato; attualmente del Principe.
S. Maria a Morello era parrocchiale sino dalla fine del secolo XIII, trovandosi registrata nel catalogo della diocesi fiorentina compilato nel 1299. – Essa nel 1531 contava 130 individui; nel 1745 ne aveva 157, e nel 1833 noverava 181 abitanti.
Risiede a mezza costa di un insenatura del Monte Morello dalla parte che acquapende nella fiumana Marina.
La chiesa di S. Maria a Morello fu ingrandita e restaurata con la facciata di pietra albarese scavata nel luogo sul principio del secolo XVI a spese di Borghino di Niccolò Cocchi spedalingo dell’arcispedale di S. Maria Nuova, a cui egli lasciò il giuspadronato della chiesa medesima con la fattoria di Morello, a tenore del suo testamento fatto lì 14 aprile 1522.
Tutte le scritture relative a cotesta chiesa anteriori al 1530 furono disperse con molte masserizie dai soldati che stavano accampati intorno a Firenze durante l’ultimo assedio. Ciò è asserito dal prete Bartolommeo Latini da Sommaja stato rettore della chiesa medesima, e autore di un libro MS. incominciato nel 1531, ora nell’archivio di detta chiesa, partecipatomi dalla cortesia del parroco attuale di S. Maria a Morello.
Fra le carte dell’Arch. Dipl. Flor. appartenute all’uffizio del Bigallo avvenne una del 13 ottobre 1503, che tratta della procura fatta in Roma da Marco di Simone Veccia rettore della chiesa parrocchiale di S. Maria a Morello in testa di Giovanni dell’Antella mercante fiorentino per prendere possesso in di lui nome della chiesa prenominata.
Dell’anno 1335 è un’altra pergamena venuta nello stesso Arch. Dipl. dagli acquisti della estinta famiglia da Sommaja, relativa all’alienazione di un pezzo di terra posto nel distretto di S. Maria a Morello, in luogo appellato Boscatello, che un abitante di quel popolo per il prezzo di lire 50 fiorentine vendé a Bartolo del fu Dolce da Sommaja abitante in Firenze.
La chiesa di S. Maria a Morello per le ragioni che vi aveva l l’arcispedale di S. Maria Nuova era di suo padronato; attualmente del Principe.
S. Maria a Morello era parrocchiale sino dalla fine del secolo XIII, trovandosi registrata nel catalogo della diocesi fiorentina compilato nel 1299. – Essa nel 1531 contava 130 individui; nel 1745 ne aveva 157, e nel 1833 noverava 181 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 607.
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