PANCRAZIO (S.) in Val d’Ambra
– Castello che prese, m’immagino, il nome dalla sua primitiva parrocchiale, da gran tempo sotto l’invocazione di S. Egidio, nella Comunità di Pergine, ossia dei 5 Comuni distrettuali di Val d’Ambra, Giurisdizione di Montevarchi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede sulla sommità di un contrafforte settentrionale del monte di Palazzuolo a destra del torrente Trove fra Civitella e il Bucine. Fu il Castello di S. Pancrazio posseduto dagli Ubertini di Arezzo, alla qual consorteria appartenevano quattro fratelli figli di Guido signore di S.
Pancrazio, i quali per atto pubblico del 1262 misero in possesso l’abate del Monastero d’Agnano del castello di S. Pancrazio. Nella qual circostanza l’abate medesimo elesse in podestà di quel castello e del suo distretto Ranieri cameriere di Guglielmo degli Ubertini vescovo di Arezzo ad onore di S. Egidio protettore del paese.
Non sempre però i monaci di Agnano goderono in pace i frutti del dono prenominato, stantechè per istrumento del di 28 ottobre 1340 l’abate don Basilio di S. Maria d’Agnano pose la sua abbazia con i popoli da essa dipendenti sotto l’accomandigia della Repubblica Fiorentina, nel tempo medesimo che faceva ricorso inviato al pontefice benedetto XII contro Buoso degli Ubertini Vescovo di Arezzo, perché gli contendeva cotale giurisdizione. Al quale ricorso inviato al Pontefice si sottoscrissero i rettori delle chiese manuali della badia d’Agnano, e per conseguenza anco quello di S. Egidio a S. Pancrazio. – Vedere PERGINE.
Cotesto chiesa parrocchiale fu per molti secoli soggetta alla pieve di S. Giusto a Palazzuolo, mentre attualmente lo è a quelle di Presciano e di Capannole.
La parrocchia di S. Egidio a S. Pancrazio nel 1551 aveva 159 abitanti; la medesima nel 1745 ne contava 281, e nel 1833 noverava 359 abitanti.
Risiede sulla sommità di un contrafforte settentrionale del monte di Palazzuolo a destra del torrente Trove fra Civitella e il Bucine. Fu il Castello di S. Pancrazio posseduto dagli Ubertini di Arezzo, alla qual consorteria appartenevano quattro fratelli figli di Guido signore di S.
Pancrazio, i quali per atto pubblico del 1262 misero in possesso l’abate del Monastero d’Agnano del castello di S. Pancrazio. Nella qual circostanza l’abate medesimo elesse in podestà di quel castello e del suo distretto Ranieri cameriere di Guglielmo degli Ubertini vescovo di Arezzo ad onore di S. Egidio protettore del paese.
Non sempre però i monaci di Agnano goderono in pace i frutti del dono prenominato, stantechè per istrumento del di 28 ottobre 1340 l’abate don Basilio di S. Maria d’Agnano pose la sua abbazia con i popoli da essa dipendenti sotto l’accomandigia della Repubblica Fiorentina, nel tempo medesimo che faceva ricorso inviato al pontefice benedetto XII contro Buoso degli Ubertini Vescovo di Arezzo, perché gli contendeva cotale giurisdizione. Al quale ricorso inviato al Pontefice si sottoscrissero i rettori delle chiese manuali della badia d’Agnano, e per conseguenza anco quello di S. Egidio a S. Pancrazio. – Vedere PERGINE.
Cotesto chiesa parrocchiale fu per molti secoli soggetta alla pieve di S. Giusto a Palazzuolo, mentre attualmente lo è a quelle di Presciano e di Capannole.
La parrocchia di S. Egidio a S. Pancrazio nel 1551 aveva 159 abitanti; la medesima nel 1745 ne contava 281, e nel 1833 noverava 359 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 47.
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