TERRICCIUOLA
â Terra con chiesa arcipretura (S.
Donato) sostituita alla sua antica matrice di S. Giovanni Battista a Pava, detta comunemente la Pieve a Pitti, capoluogo di ComunitĂ , nella Giurisdizione, nella Giurisdizione di Piccioli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa.
Risiede Terricciuola sul dorso deâpoggi tufacei che separano le acque della Cascina da quelle dellâEra e della Sterza, non piĂš che 300 braccia elevata sopra il livello del mare Mediterraneo.
Trovasi fra il grado 28° 19â5â longitudine ed il 43°31â8â latitudine, quasi tre miglia toscane a libeccio di Piccioli, poco meno a levante dal Bagno ad Acqua, o di Casciano, 5 miglia toscane a scirocco di Lari, appena un miglio toscano nella stessa direzione da Morrona, intorno a 10 miglia toscane a ostro di Pontedera e 15 miglia a maestrale di Volterra.
La porzione piĂš antica di Terricciuola, dove fu la sua rocca, è occupata in gran parte dalla piazza, davanti alla quale risiede in luogo anche piĂš prominente la chiesa arcipretura con lâannessa canonica, stata pur essa fondata sopra le mura del vecchio cassero. â Cotesto tempio è a tre navate con cinque archi di grandezza mediocre, avendo esso di lunghezza braccia 39, di larghezza braccia 21 e 1/2 con cinque altari. â Fu ampliato a spese comuni per rescritto sovrano del 15 luglio 1784, mentre lâantica parrocchia non aveva che una sola navata costruita però in gran parte di pietre squadrate.
Ebbe origine Terricciuola dal vicino Castelvecchio, dove esiste un oratorio lungi dallâabitato sotto lâinvocazione della SS. Concezione di Maria, altre volte detto della Madonna di Monterosso , sulla cui porta maggiore vedesi scolpita in marmo lâarme di Terricciuola, consistenti in tre torri poste triangolarmente.
Quantunque la chiesa di Castelvecchio fosse compresa nel piviere di Chianti sotto la diocesi di Pisa, essa fino dalla prima metĂ del secolo XIII fu riunita alla cura di Terricciuola, come lo da a conoscere un atto pubblico del 27 aprile 1244 rogato in Pisa nella chiesa di S. Cristofano in Chinzica alla presenza di varj testimoni, fra i quali due nativi di Terricciuola.
Allora la parrocchia di questa Terra era suffraganea della pieve di Pava, ossia Pieve a Pitti . Ed ivi esistĂŠ un castelluccio, il quale si crede che nel 1430 venisse smantellato affatto dai Fiorentini con altri paesi della Val dâEra. Ridotta quindi la pieve di Pava in cadente stato fu abbandonata fu abbandonata dai suoi pievani che trasportarono il fonte battesimale con tutti gli altri onori della chiesa di S. Donato in Terricciuola. DondechĂŠ dopo quellâepoca il parroco di Terricciuola principiò a intitolarsi pievano di Pava, di Terricciuola e di Castelvecchio. Infatti della riunione di coteste tre chiese trovasi fatta menzione nella visita diocesana del 1576 eseguita dal Castelli vescovo di Volterra. â Vedere PAVA (PIEVE DI) in Val dâEra.
Uno dei popoli compresi nel distrutto piviere di Pava era quello deâSS. Pietro e Michele a Guilica: sulla quale villata, non che sopra Terriciuola e qualche altro castello in Val dâEra mostrava di avere qualche pretensione il vescovo Ranieri di Volterra, allorchĂŠ per atto del dĂŹ 11 gennajo 1284 li rinunziava al comune di Firenze. In seguito di ciò gli uomini di Terricciuola, di Guilica ecc.
prestarono giuramento di fedeltĂ alla Repubblica Fiorentina, finchĂŠ tornati sotto il Comune di Pisa, essi seguitarono il partito del piĂš forte mantenendosi fedeli a questâultimo, che poi abbandonarono quando Terricciuola cadde in potere della Signoria di Firenze, siccome apparisce dallâatto di sottomissione del 20 ottobre 1406 degli abitanti di Terricciuola e di Morrona, cioè poco dopo la conquista fatta di Pisa.
Nel 1496 Terricciuola fu tolta di nuovo ai Fiorentini dai sollevatisi Pisani, ma poco stette a tornare sotto il dominio dei primi.
Ă compresa in questa comunitĂ una delle piĂš cospicue pievi della diocesi lucchese ora ridotta ad uso di Villa, detta di S. Marco a Sovigliana; della qual pieve erano fra le altre filiali le parrocchie di Sojana e di Sojanella, state riunite sino dallâanno 1345 in una sola cura.
Nel 1415 questa ComunitĂ dipendeva dal vicario, o capitano della Val dâEra superiore e inferiore, ed era nella potesteria di Lajatico; attualmente spetta a quella di Piccioli, vicariato regio di Pontedera. Intorno allâabitato della terra di Terricciuola, e specialmente in vicinanza della sua pieve si trovano molte fosse antiche, o buche da grano, alcune delle quali vengono sempre allo stesso uso adoperate; esse furono aperte nel tufo, dove pure sono state scavate molte cantine al pari che a Lari, a Casciana ed in molti altri paesi di quelle colline.
Nel 1491 la popolazione della chiesa plebana di S. Donato in Terricciuola non era maggiore di 282 abitanti; quella del 1770 ammontò a 872 individui; nel 1788 contava 904 anime e nel 1833 noverava 1232 abitanti.
MOVIMENTO della Popolazionedella TERRA DI TERRICCIUOLA a cinque epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 89; totale della popolazione 493.
ANNO 1745: Impuberi maschi 105; femmine 74; adulti maschi 138, femmine 161; coniugati dei due sessi 218; ecclesiastici secolari 7; numero delle famiglie 136; totale della popolazione 703.
ANNO 1833: Impuberi maschi 159; femmine 195; adulti maschi 189, femmine 217; coniugati dei due sessi 466; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 218; totale della popolazione 1232.
ANNO 1840: Impuberi maschi 298; femmine 305; adulti maschi 190, femmine 213; coniugati dei due sessi 516; ecclesiastici secolari 5; numero delle famiglie 238; totale della popolazione 1527.
ANNO 1843: Impuberi maschi 205; femmine 201; adulti maschi 233, femmine 239; coniugati dei due sessi 436; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 228; totale della popolazione 1320.
ComunitĂ di Terricciuola . â Il territorio di questa ComunitĂ occupa una superficie di 12.208 quadrati dei quali 441 spettano a corsi dâacqua ed a pubbliche strade. â Nel 1833 vi si trovava una popolazione di 2815 individui, a proporzione ragguagliatamente di 192 abitanti per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
Confina con cinque ComunitĂ . â Dal lato di scirocco levante del capoluogo fronteggia col capoluogo della ComunitĂ di Lajatico in potere il corso della fiumana Sterza entra nellâEra. â Mediante questâultima piĂš grossa fiumana la ComunitĂ di Terricciuola ha di fronte a settentrione lâaltra di Piccioli fino allo sbocco in Era del torrente Rosciano, col quale voltando faccia da settentrione a maestrale rimonta il torrente predetto di conserva col territorio comunitativo di Capannoni, salendo con esso i poggi finchĂŠ attraversato il borro di Boccanera , per breve spazio percorre la strada che da Terricciuola guida per Morrona a Santo Pietro, che poi lascia alla sua destra poi riscendere la pendice opposta del poggio che acquapende nella Cascina: nella qual fiumana entrano i due territorj mediante i borri di Migliarino e di Bottone . â Sulla Cascina sottentra a confine del lato di ponente il territorio della ComunitĂ di Lari, con la quale lâaltro di Terricciuola rimonta verso libeccio la Cascina fino dirimpetto al torrente Fine suo tributario. CostĂŹ cessa la ComunitĂ di Lari e viene a confine con la nostra quella di Chianti, da primo rimontando il corso retrogrado della Cascinafino presso le sue sorgenti che trova nel monte stesso dove dal lato opposto scaturisce il borro di Soneria.
Con questâultimo infatti il territorio in questione entra nel botro della Grillaja e con esso ritorna nella Sterza dellâEra dirimpetto al territorio comunitativo di Lajatico.
Tre dei maggiori corsi dâacqua servono di confine naturale al territorio di questa ComunitĂ , cioè la Sterza, lâera e la cascina. Mancano però deâgrandi corsi dâacqua che attraversino cotesta contrada, sicchĂŠ i mulini di Terricciuola incontransi sullâEra , o sulla Cascina, ovvero sulla Sterza .
Non vi sono grandi montuosità , la maggiore delle quali è uno sprone del Monte Vaso situato sopra le sorgenti della Cascina.
Molte delle strade rotabili passano per Terricciuola, una delle quali è la provinciale dellâEra, dove sboccano varie delle vie mastre comunitative, oltre quella che passa per Casa Nuova e guida al capoluogo, senza rammentare quella diretta per Morrona nella strada rotabile che passa alla destra della Cascina dentro i confini territoriali di questa ComunitĂ .
Rispetto allâindole del suolo ed ai prodotti agrari dirò quanto al primo, che i poggi di Terricciuola consistono in tufi terziari superiori di arenaria calcare ricchi di molluschi univalvi e bivalvi marini, mentre nelle pnedici che acquapendono nellâEra sottostanno ai tufi le marne cerulee conchigliare subappenine, le quali di rado si scuoprono dalla parte occidentale della Cascina; talchĂŠ questâultime piĂš ricche di fossili marini si trovano a ponente di Terricciuola. In quanto al secondo aggiungerò che il suolo tufaceo è in generale piĂš dellâaltro confacente a farvi prosperare gli ulivi, viti, e molti alberi da frutto, il prodotto dei quali generi suole sovrabbondare al consumo degli abitanti. Però dalla parte di ostro di Terricciuola verso le sorgenti della Cascina i poggi sono vestiti di selve e di pascoli naturali per il bestiame lanuto e bovino; i quali ultimi specialmente esistono nei luoghi dove il terreno si mostra piĂš sterile e dâindole magnesiaca argillosa, scarsissimo, e bene spesso privo di testacei fossili.
Il potestĂ di Terricciuola, la sua cancelleria Comunitativa e lâingegnere di Circondario sono in Peccioli, lâuffizio di esazione del Registro in Lari, la conservazione delle Ipoteche in Livorno, il tribunale di prima Istanza in Pisa.
QUADRO della Popolazione della COMUNITAâDI TERRICCIUOLA a quattro epoche diverse.
- nome del luogo: Casa Nuova, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 249, abitanti anno 1833 n° 273, abitanti anno 1840 n° 305, abitanti anno 1843 n° 293 - nome del luogo: Morrona, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 196, abitanti anno 1833 n° 460, abitanti anno 1840 n° 524, abitanti anno 1843 n° 528 - nome del luogo: Sojana e Sojanella, titolo della chiesa: SS. Andrea e Martino (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (giĂ Lucca), abitanti anno 1551 n° 269, abitanti anno 1745 n° 546, abitanti anno 1833 n° 850, abitanti anno 1840 n° 911, abitanti anno 1843 n° 931 - nome del luogo: TERRICCIUOLA, titolo della chiesa: S. Donato (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 493, abitanti anno 1745 n° 703, abitanti anno 1833 n° 1232, abitanti anno 1840 n° 1527, abitanti anno 1843 n° 1320 - Totale abitanti anno 1551: n° 1066 - Totale abitanti anno 1745: n° 1694 - Totale abitanti anno 1833: n° 2815 Annessi provenienti nellâultime due epoche dalla parrocchia di Cavoli compresa nella ComunitĂ di Lari - anno 1840: abitanti n° 48 - anno 1843: abitanti n° 53 - totale abitanti anno 1840: n° 3315 - totale abitanti anno 1843: n° 3125
Donato) sostituita alla sua antica matrice di S. Giovanni Battista a Pava, detta comunemente la Pieve a Pitti, capoluogo di ComunitĂ , nella Giurisdizione, nella Giurisdizione di Piccioli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa.
Risiede Terricciuola sul dorso deâpoggi tufacei che separano le acque della Cascina da quelle dellâEra e della Sterza, non piĂš che 300 braccia elevata sopra il livello del mare Mediterraneo.
Trovasi fra il grado 28° 19â5â longitudine ed il 43°31â8â latitudine, quasi tre miglia toscane a libeccio di Piccioli, poco meno a levante dal Bagno ad Acqua, o di Casciano, 5 miglia toscane a scirocco di Lari, appena un miglio toscano nella stessa direzione da Morrona, intorno a 10 miglia toscane a ostro di Pontedera e 15 miglia a maestrale di Volterra.
La porzione piĂš antica di Terricciuola, dove fu la sua rocca, è occupata in gran parte dalla piazza, davanti alla quale risiede in luogo anche piĂš prominente la chiesa arcipretura con lâannessa canonica, stata pur essa fondata sopra le mura del vecchio cassero. â Cotesto tempio è a tre navate con cinque archi di grandezza mediocre, avendo esso di lunghezza braccia 39, di larghezza braccia 21 e 1/2 con cinque altari. â Fu ampliato a spese comuni per rescritto sovrano del 15 luglio 1784, mentre lâantica parrocchia non aveva che una sola navata costruita però in gran parte di pietre squadrate.
Ebbe origine Terricciuola dal vicino Castelvecchio, dove esiste un oratorio lungi dallâabitato sotto lâinvocazione della SS. Concezione di Maria, altre volte detto della Madonna di Monterosso , sulla cui porta maggiore vedesi scolpita in marmo lâarme di Terricciuola, consistenti in tre torri poste triangolarmente.
Quantunque la chiesa di Castelvecchio fosse compresa nel piviere di Chianti sotto la diocesi di Pisa, essa fino dalla prima metĂ del secolo XIII fu riunita alla cura di Terricciuola, come lo da a conoscere un atto pubblico del 27 aprile 1244 rogato in Pisa nella chiesa di S. Cristofano in Chinzica alla presenza di varj testimoni, fra i quali due nativi di Terricciuola.
Allora la parrocchia di questa Terra era suffraganea della pieve di Pava, ossia Pieve a Pitti . Ed ivi esistĂŠ un castelluccio, il quale si crede che nel 1430 venisse smantellato affatto dai Fiorentini con altri paesi della Val dâEra. Ridotta quindi la pieve di Pava in cadente stato fu abbandonata fu abbandonata dai suoi pievani che trasportarono il fonte battesimale con tutti gli altri onori della chiesa di S. Donato in Terricciuola. DondechĂŠ dopo quellâepoca il parroco di Terricciuola principiò a intitolarsi pievano di Pava, di Terricciuola e di Castelvecchio. Infatti della riunione di coteste tre chiese trovasi fatta menzione nella visita diocesana del 1576 eseguita dal Castelli vescovo di Volterra. â Vedere PAVA (PIEVE DI) in Val dâEra.
Uno dei popoli compresi nel distrutto piviere di Pava era quello deâSS. Pietro e Michele a Guilica: sulla quale villata, non che sopra Terriciuola e qualche altro castello in Val dâEra mostrava di avere qualche pretensione il vescovo Ranieri di Volterra, allorchĂŠ per atto del dĂŹ 11 gennajo 1284 li rinunziava al comune di Firenze. In seguito di ciò gli uomini di Terricciuola, di Guilica ecc.
prestarono giuramento di fedeltĂ alla Repubblica Fiorentina, finchĂŠ tornati sotto il Comune di Pisa, essi seguitarono il partito del piĂš forte mantenendosi fedeli a questâultimo, che poi abbandonarono quando Terricciuola cadde in potere della Signoria di Firenze, siccome apparisce dallâatto di sottomissione del 20 ottobre 1406 degli abitanti di Terricciuola e di Morrona, cioè poco dopo la conquista fatta di Pisa.
Nel 1496 Terricciuola fu tolta di nuovo ai Fiorentini dai sollevatisi Pisani, ma poco stette a tornare sotto il dominio dei primi.
Ă compresa in questa comunitĂ una delle piĂš cospicue pievi della diocesi lucchese ora ridotta ad uso di Villa, detta di S. Marco a Sovigliana; della qual pieve erano fra le altre filiali le parrocchie di Sojana e di Sojanella, state riunite sino dallâanno 1345 in una sola cura.
Nel 1415 questa ComunitĂ dipendeva dal vicario, o capitano della Val dâEra superiore e inferiore, ed era nella potesteria di Lajatico; attualmente spetta a quella di Piccioli, vicariato regio di Pontedera. Intorno allâabitato della terra di Terricciuola, e specialmente in vicinanza della sua pieve si trovano molte fosse antiche, o buche da grano, alcune delle quali vengono sempre allo stesso uso adoperate; esse furono aperte nel tufo, dove pure sono state scavate molte cantine al pari che a Lari, a Casciana ed in molti altri paesi di quelle colline.
Nel 1491 la popolazione della chiesa plebana di S. Donato in Terricciuola non era maggiore di 282 abitanti; quella del 1770 ammontò a 872 individui; nel 1788 contava 904 anime e nel 1833 noverava 1232 abitanti.
MOVIMENTO della Popolazionedella TERRA DI TERRICCIUOLA a cinque epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 89; totale della popolazione 493.
ANNO 1745: Impuberi maschi 105; femmine 74; adulti maschi 138, femmine 161; coniugati dei due sessi 218; ecclesiastici secolari 7; numero delle famiglie 136; totale della popolazione 703.
ANNO 1833: Impuberi maschi 159; femmine 195; adulti maschi 189, femmine 217; coniugati dei due sessi 466; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 218; totale della popolazione 1232.
ANNO 1840: Impuberi maschi 298; femmine 305; adulti maschi 190, femmine 213; coniugati dei due sessi 516; ecclesiastici secolari 5; numero delle famiglie 238; totale della popolazione 1527.
ANNO 1843: Impuberi maschi 205; femmine 201; adulti maschi 233, femmine 239; coniugati dei due sessi 436; ecclesiastici secolari 6; numero delle famiglie 228; totale della popolazione 1320.
ComunitĂ di Terricciuola . â Il territorio di questa ComunitĂ occupa una superficie di 12.208 quadrati dei quali 441 spettano a corsi dâacqua ed a pubbliche strade. â Nel 1833 vi si trovava una popolazione di 2815 individui, a proporzione ragguagliatamente di 192 abitanti per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
Confina con cinque ComunitĂ . â Dal lato di scirocco levante del capoluogo fronteggia col capoluogo della ComunitĂ di Lajatico in potere il corso della fiumana Sterza entra nellâEra. â Mediante questâultima piĂš grossa fiumana la ComunitĂ di Terricciuola ha di fronte a settentrione lâaltra di Piccioli fino allo sbocco in Era del torrente Rosciano, col quale voltando faccia da settentrione a maestrale rimonta il torrente predetto di conserva col territorio comunitativo di Capannoni, salendo con esso i poggi finchĂŠ attraversato il borro di Boccanera , per breve spazio percorre la strada che da Terricciuola guida per Morrona a Santo Pietro, che poi lascia alla sua destra poi riscendere la pendice opposta del poggio che acquapende nella Cascina: nella qual fiumana entrano i due territorj mediante i borri di Migliarino e di Bottone . â Sulla Cascina sottentra a confine del lato di ponente il territorio della ComunitĂ di Lari, con la quale lâaltro di Terricciuola rimonta verso libeccio la Cascina fino dirimpetto al torrente Fine suo tributario. CostĂŹ cessa la ComunitĂ di Lari e viene a confine con la nostra quella di Chianti, da primo rimontando il corso retrogrado della Cascinafino presso le sue sorgenti che trova nel monte stesso dove dal lato opposto scaturisce il borro di Soneria.
Con questâultimo infatti il territorio in questione entra nel botro della Grillaja e con esso ritorna nella Sterza dellâEra dirimpetto al territorio comunitativo di Lajatico.
Tre dei maggiori corsi dâacqua servono di confine naturale al territorio di questa ComunitĂ , cioè la Sterza, lâera e la cascina. Mancano però deâgrandi corsi dâacqua che attraversino cotesta contrada, sicchĂŠ i mulini di Terricciuola incontransi sullâEra , o sulla Cascina, ovvero sulla Sterza .
Non vi sono grandi montuosità , la maggiore delle quali è uno sprone del Monte Vaso situato sopra le sorgenti della Cascina.
Molte delle strade rotabili passano per Terricciuola, una delle quali è la provinciale dellâEra, dove sboccano varie delle vie mastre comunitative, oltre quella che passa per Casa Nuova e guida al capoluogo, senza rammentare quella diretta per Morrona nella strada rotabile che passa alla destra della Cascina dentro i confini territoriali di questa ComunitĂ .
Rispetto allâindole del suolo ed ai prodotti agrari dirò quanto al primo, che i poggi di Terricciuola consistono in tufi terziari superiori di arenaria calcare ricchi di molluschi univalvi e bivalvi marini, mentre nelle pnedici che acquapendono nellâEra sottostanno ai tufi le marne cerulee conchigliare subappenine, le quali di rado si scuoprono dalla parte occidentale della Cascina; talchĂŠ questâultime piĂš ricche di fossili marini si trovano a ponente di Terricciuola. In quanto al secondo aggiungerò che il suolo tufaceo è in generale piĂš dellâaltro confacente a farvi prosperare gli ulivi, viti, e molti alberi da frutto, il prodotto dei quali generi suole sovrabbondare al consumo degli abitanti. Però dalla parte di ostro di Terricciuola verso le sorgenti della Cascina i poggi sono vestiti di selve e di pascoli naturali per il bestiame lanuto e bovino; i quali ultimi specialmente esistono nei luoghi dove il terreno si mostra piĂš sterile e dâindole magnesiaca argillosa, scarsissimo, e bene spesso privo di testacei fossili.
Il potestĂ di Terricciuola, la sua cancelleria Comunitativa e lâingegnere di Circondario sono in Peccioli, lâuffizio di esazione del Registro in Lari, la conservazione delle Ipoteche in Livorno, il tribunale di prima Istanza in Pisa.
QUADRO della Popolazione della COMUNITAâDI TERRICCIUOLA a quattro epoche diverse.
- nome del luogo: Casa Nuova, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (già Lucca), abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 249, abitanti anno 1833 n° 273, abitanti anno 1840 n° 305, abitanti anno 1843 n° 293 - nome del luogo: Morrona, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 152, abitanti anno 1745 n° 196, abitanti anno 1833 n° 460, abitanti anno 1840 n° 524, abitanti anno 1843 n° 528 - nome del luogo: Sojana e Sojanella, titolo della chiesa: SS. Andrea e Martino (Rettoria), diocesi cui appartiene: San Miniato (giĂ Lucca), abitanti anno 1551 n° 269, abitanti anno 1745 n° 546, abitanti anno 1833 n° 850, abitanti anno 1840 n° 911, abitanti anno 1843 n° 931 - nome del luogo: TERRICCIUOLA, titolo della chiesa: S. Donato (Arcipretura), diocesi cui appartiene: Volterra, abitanti anno 1551 n° 493, abitanti anno 1745 n° 703, abitanti anno 1833 n° 1232, abitanti anno 1840 n° 1527, abitanti anno 1843 n° 1320 - Totale abitanti anno 1551: n° 1066 - Totale abitanti anno 1745: n° 1694 - Totale abitanti anno 1833: n° 2815 Annessi provenienti nellâultime due epoche dalla parrocchia di Cavoli compresa nella ComunitĂ di Lari - anno 1840: abitanti n° 48 - anno 1843: abitanti n° 53 - totale abitanti anno 1840: n° 3315 - totale abitanti anno 1843: n° 3125
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 520.
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