TIGLIO

nella valle del Serchio.

– Due villate, Tiglio di sopra, e Tiglio di sotto, sono comprese nella Parrocchia di S. Giusto al Tiglio, piviere di Loppia, Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a levante di Barga, Diocesi di Pisa, stata di Lucca, Compartimento pisano.
Risiedono in poggio fra il torrente Ania che gli scorre a levante, mentre da questo lato mediante l’Ania ha di fronte il territorio di Coreglia, avendo al suo ponente il torrente Tiglio e la pieve di Loppia dentro al distretto di Barga.
Il paese del Tiglio esisteva sino almeno dal secolo X sotto il pievanato di Loppia, siccome fu avvisato agli Articoli, SOMMO COLOGNA e BARGA, di cui gli abitanti del Tiglio seguitarono la sorte. Imperrrochè il suo popolo sotto il d ì 7 novembre 1342 senza precedente capitolazione si sottomise al Duca di Atene riconoscendolo per signore di Firenze e del suo stato, Per altro il castello del Tiglio nella guerra del 1352 fu occupato da Francesco Castracani signor di Coreglia, che dové restituirlo al Comune di Firenze a tenore della pace di Sarzana del 1353,previa la demolizione delle fortificazioni del Tiglio, ed a condizione che in avvenire non potesse essere più in alcun modo ridotto a castello. – Vedere l’Articolo BARGA.
La contrada del Tiglio si divide, come dissi, in due villate, in quella del Tiglio di sopra, dove fu il castello e dove trovasi la parrocchia di S. Giusto, mentre nel Tiglio di sotto esiste l’oratorio di S. Andrea di Seggio, già cappella suffraganea della pieve di Loppia, rammentata nelle Memorie lucchesi sotto gli anni 983 e 994 non che nel catalogo delle chiese di quella Diocesi compilato nel 1260.
La popolazione di S. Giusto al Tiglio nel 1833 ascendeva a 883 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 525.