NEBBIANO, o NEVIANO e TORRICELLA del Chianti alto

in Val d’Arbia.

– Casale con castellare e antica chiesa parrocchiale (S. Michele a Nebbiano) nel piviere di S.
Felice in Pincis, già di S. Marcellino, Comunità e circa 6 miglia toscane a ostro di Gajole, Giurisdizione di Radda, Diocesi di Arezzo, Compartimento di Siena.
Risiede sul crine di un poggio che diramasi verso libeccio dal castello di Brolio, lungo il borro omonimo e a ponente della strada rotabile che passa da Brolio per S. Gusmè, sull’antica linea di confine fra il contado fiorentino e quello sanese, a tenore di un lodo del 1204; la qual linea passava per la Torricella di Nebbiano , Lucignano ecc. – Vedere LUCIGNANELLO.
Ebbero podere in Nebbiano sino dal secolo XI, i signori Ricasoli e Firidolfi, poiché nel maggio del 1091 Azzo del fu Azzo e Imelda figlia di Ridolfo donarono alla badia di Coltibuono la terza parte di tutti i beni mobili e immobili che essi possedevano nel piviere di S. Marcellino in Avenano, nei luoghi di Perticaja, di Nebbiano e di Tornano. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di Coltibuono .
Infatti i popoli di Nebbiano e Tornano per lunga età appartennero al piviere di S. Marcellino ora detto in Chianti.
La parrocchia di S. Michele a Nebbiano, o a Torricella, nel 1833 noverava 71 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 639.