MAZZOLLA
nelle pendici di Volterra in Val di Cecina.
– Castelletto che dà il nome a una chiesa parrocchiale (S.
Lorenzo) nella Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 4 miglia toscane a scirocco di Volterra, frammezzo alla strada R. provinciale fiorentina e al torrente Fosci di Cecina.
Trovansi memorie di questo luogo fino dal secolo XI, mentre era nel castello di Mazzolla del territorio volterrano Pietro vescovo di Volterra quando, per istrumento del 18 ottobre del 1080, egli concedeva a livello vari beni delle chiese plebane di Parentino , di Caselle, e di S. Maria a Sterza (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte di S. Lorenzo alle Rivolte di Pisa).
La rocca del castello di Mozzolla è rammentata fino dal sec. XIII nelle carte della Comunità di Volterra; ed i popolani del castello medesimo nel 3 giugno 1318 prestarono giuramento di fedeltà per mezzo del loro sindaco ai rappresentanti di quella Comunità. – Un consimile giuramento fu rinnovato dagli abitanti del Castello di Mazzolla dopo la cacciata del duca d’Atene, allorché il nuovo governo di Firenze restituì ai Volterrani la loro libertà.
Finalmente negli statuti nuovi di Volterra del 1411, alla rubrica 159 del libro I, dove si tratta degli ufiziali destinati a far ragione nei castelli del contado volterrano, trovasi registrato anche questo di Mazzolla. – La sua chiesa parrocchiale è rammentata nel sinodo di quella diocesi tenuto nel mese di novembre 1356.
Attualmente il di lei patrimonio è riunito a quello della mensa vescovile, che vi mantiene un parroco congruato.
Nel 1551 il popolo della di Mazzolla ascendeva a 164 abitanti. Nel 1745 vi si contavano 239 abitanti, e nel 1833 faceva 370 abitanti.
Lorenzo) nella Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 4 miglia toscane a scirocco di Volterra, frammezzo alla strada R. provinciale fiorentina e al torrente Fosci di Cecina.
Trovansi memorie di questo luogo fino dal secolo XI, mentre era nel castello di Mazzolla del territorio volterrano Pietro vescovo di Volterra quando, per istrumento del 18 ottobre del 1080, egli concedeva a livello vari beni delle chiese plebane di Parentino , di Caselle, e di S. Maria a Sterza (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte di S. Lorenzo alle Rivolte di Pisa).
La rocca del castello di Mozzolla è rammentata fino dal sec. XIII nelle carte della Comunità di Volterra; ed i popolani del castello medesimo nel 3 giugno 1318 prestarono giuramento di fedeltà per mezzo del loro sindaco ai rappresentanti di quella Comunità. – Un consimile giuramento fu rinnovato dagli abitanti del Castello di Mazzolla dopo la cacciata del duca d’Atene, allorché il nuovo governo di Firenze restituì ai Volterrani la loro libertà.
Finalmente negli statuti nuovi di Volterra del 1411, alla rubrica 159 del libro I, dove si tratta degli ufiziali destinati a far ragione nei castelli del contado volterrano, trovasi registrato anche questo di Mazzolla. – La sua chiesa parrocchiale è rammentata nel sinodo di quella diocesi tenuto nel mese di novembre 1356.
Attualmente il di lei patrimonio è riunito a quello della mensa vescovile, che vi mantiene un parroco congruato.
Nel 1551 il popolo della di Mazzolla ascendeva a 164 abitanti. Nel 1745 vi si contavano 239 abitanti, e nel 1833 faceva 370 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 184.
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