MERCATALE DI VAL DI PIERLE sul Nicone
in Val Tiberina.
– Villaggio con oratorio (S. Croce) sotto la cura di S. Maria a Lisciano, nella Comunità Giurisdizione e circa 9 miglia toscane a levante di Cortona, Diocesi di Perugia, Compartimento d’Arezzo.
Trovasi sulla ripa sinistra della fiumana Nicone tributaria del Tevere, dirimpetto al paese di Lisciano, che è compreso nella legazione di Perugia, mentre la contrada in discorso di Mercatale appartiene al Granducato.
Il Mercatale di Val di Pierle insieme con gli altri casali e castelletti di cotesta vallecola appartenne ai marchesi del Monte della branca Petrella, stati spogliati nel secolo XIV da Bernabò Visconti duca di Milano, che poi vendé una porzione di cotesta contrada ai conti Oddi di Perugia.
Finalmente dopo la pace conclusa fra il duca Bernabò e la Repubblica Fiorentina (anno 1370) Francesco Casali signore di Cortona comprò dai conti Oddi i luoghi che ne possedevano in Val di Pierle con le respettive giurisdizioni, per modo che cacciati i Casali, e venduta dal re Ladislao di Napoli la città di Cortona con tutto il suo distretto alla Repubblica Fiorentina, vi restò compresa la Val di Pierle, della quale fu preso formale possesso nel dì 17 gennajo 1412, (stile comune). In quell’occasione la Signoria di Firenze s’impadronì dei beni appartenuti ai Casali, compresi quelli di Val di Pierle; i quali poi agli abitanti di questa medesima contrada alienò per atto pubblico rogato da ser Dino Fortini nel 18 marzo 1428.
Dissi all’Articolo CORTONA, che la Val di Pierle fino all’anno 1774 formò una comunità staccata da Cortona, la quale era suddivisa in tre Terzi; cioè nel Terzo di Pierle dov’è il fortilizio antico, detto la Rocca di Pierle; nel Terzo chiamato di Mercatale con casale omonimo, consistente in una villata nel piano della vallecola, situata sulla ripa sinistra del Nicone intorno a un piazzale, in cui è una cappella succursale della parrocchia di S. Maria a Lisciano, antico capoluogo di Mercatale. L’altro Terzo , che appellasi di Danciano, risiede nella parte più montuosa della vallecola, presso cui esistono gli avanzi di un fortilizio con chiesa parrocchiale (S. Biagio), alla quale è riunita la soppressa cura di S. Donato in Val di Vico posta a settentrione della suddetta rocca.
Della chiesa parrocchiale di S. Biagio in Val di Pierle dispose per testamento, rogato nell’ottobre del 1298, uno degli antenati dei marchesi di Colle e Petrella, cedendone il giuspadronato a favore di un prete Ranieri, del di lui padre, fratelli e discendenti. – Vedere ROCCA DI VAL DI PIERLE.
Trovasi sulla ripa sinistra della fiumana Nicone tributaria del Tevere, dirimpetto al paese di Lisciano, che è compreso nella legazione di Perugia, mentre la contrada in discorso di Mercatale appartiene al Granducato.
Il Mercatale di Val di Pierle insieme con gli altri casali e castelletti di cotesta vallecola appartenne ai marchesi del Monte della branca Petrella, stati spogliati nel secolo XIV da Bernabò Visconti duca di Milano, che poi vendé una porzione di cotesta contrada ai conti Oddi di Perugia.
Finalmente dopo la pace conclusa fra il duca Bernabò e la Repubblica Fiorentina (anno 1370) Francesco Casali signore di Cortona comprò dai conti Oddi i luoghi che ne possedevano in Val di Pierle con le respettive giurisdizioni, per modo che cacciati i Casali, e venduta dal re Ladislao di Napoli la città di Cortona con tutto il suo distretto alla Repubblica Fiorentina, vi restò compresa la Val di Pierle, della quale fu preso formale possesso nel dì 17 gennajo 1412, (stile comune). In quell’occasione la Signoria di Firenze s’impadronì dei beni appartenuti ai Casali, compresi quelli di Val di Pierle; i quali poi agli abitanti di questa medesima contrada alienò per atto pubblico rogato da ser Dino Fortini nel 18 marzo 1428.
Dissi all’Articolo CORTONA, che la Val di Pierle fino all’anno 1774 formò una comunità staccata da Cortona, la quale era suddivisa in tre Terzi; cioè nel Terzo di Pierle dov’è il fortilizio antico, detto la Rocca di Pierle; nel Terzo chiamato di Mercatale con casale omonimo, consistente in una villata nel piano della vallecola, situata sulla ripa sinistra del Nicone intorno a un piazzale, in cui è una cappella succursale della parrocchia di S. Maria a Lisciano, antico capoluogo di Mercatale. L’altro Terzo , che appellasi di Danciano, risiede nella parte più montuosa della vallecola, presso cui esistono gli avanzi di un fortilizio con chiesa parrocchiale (S. Biagio), alla quale è riunita la soppressa cura di S. Donato in Val di Vico posta a settentrione della suddetta rocca.
Della chiesa parrocchiale di S. Biagio in Val di Pierle dispose per testamento, rogato nell’ottobre del 1298, uno degli antenati dei marchesi di Colle e Petrella, cedendone il giuspadronato a favore di un prete Ranieri, del di lui padre, fratelli e discendenti. – Vedere ROCCA DI VAL DI PIERLE.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 195.
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