MONSOLAZZO
già MONTE CULACCIO in Val d’Era.
– Villa e tenuta signorile con cappella (S. Martino) stata un tempo parrocchia sotto il titolo di S. MARTINO AL MONTE DI CULACCIO, attualmente annessa alla cura di S. Bartolommeo a Casa Nuova, già suffraganea della soppressa pieve di Sovigliana, nella Diocesi di Lucca, attualmente di Sanminiato, Comunità e circa miglia toscane 1 e 1/2 a settentrione di Terricciuola, Giurisdizione di Peccioli, Compartimento di Pisa. Appella a questo luogo una carta dell’Archivio Arcivescovile di Lucca dell’anno 721, relativa a una donazione fatta dal nobile Pertualdo padre del vescovo Peredeo alla cattedrale di Lucca, di beni consistenti in una casa massarizia, ossia podere, posta nel Monte Culaccio. Anche nel trattato di pace concluso nel 1175 fra i Pisani e i Lucchesi per la mediazione dell’Imperatore Federigo I, uno degli articoli riguardava la restituzione da farsi dai Pisani alla chiesa e mensa di Lucca di tutte le pievi di questa diocesi poste nelle Colline superiori e inferiori pisane, di varie corti e castelli, fra i quali furono ivi nominati il Castello di Santo Pietro , il castellare di Capannole, e la corte del Monte di Culaccio. Questi luoghi infatti furono riconsegnati dai Pisani ai deputati del vescovo di Lucca nel dì 30 novembre dello stesso anno 1075: “Similem fecit restitutionem (dice il documento) et promissionem et liberationem terrae hominumque Montis de Culacio, manu scilicet ipsius terrae Costaldionis in eodem loco Montis de Culacio apprehensa, coram praefatis testibus et hominibus ipsius terrae”. (MEMORIE LUCCHESI. T.
I).
Infatti la corte di Monte Culaccio sino dal 1119 era pervenuta nella mensa vescovile di Lucca mediante una permuta fatta in detto anno fra la mensa di S. Martino e la badia di Serena presso Chiusdino. La qual corte posteriormente fu tra quelle tante confermate ai vescovi lucchesi dall’Imperatore ottone IV con diploma del 1209, e dall’Imperatore Carlo IV nel 1355. – (MEMORIE LUCCHESI T. IV, P. I e II). – Vedere CAPANNOLI e CASA NUOVA in Val d’Era.
I).
Infatti la corte di Monte Culaccio sino dal 1119 era pervenuta nella mensa vescovile di Lucca mediante una permuta fatta in detto anno fra la mensa di S. Martino e la badia di Serena presso Chiusdino. La qual corte posteriormente fu tra quelle tante confermate ai vescovi lucchesi dall’Imperatore ottone IV con diploma del 1209, e dall’Imperatore Carlo IV nel 1355. – (MEMORIE LUCCHESI T. IV, P. I e II). – Vedere CAPANNOLI e CASA NUOVA in Val d’Era.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 258.
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