MONTALTO DELLA BERARDENGA

– Castello diroccato ch’ebbe chiesa parrocchiale (S. Giusto) sulla sommità di un poggio omonimo fra il vallone dell’Ambra e la valle dell’Ombrone senese, nella parrocchia di S.
Jacopo a Monistero, Comunità Giurisdizione e circa 8 miglia toscane a grecale di Castelnuovo Berardenga, Diocesi di Arezzo e Compartimento di Siena.
Risiede ques to Montalto sopra un risalto posto a ponente libeccio del monte di Palazzuolo fra la strada Regia di Biena, ossia delle Salajole, che va da Siena ad Arezzo, e la strada provinciale che scende da Palazzuolo in Val d’Ambra.
All’Articolo BERARDENGA (MONTALTO) fu detto, che la stessa rocca era un baluardo di frontiera fra il territorio senese e quello fiorentino, quando le truppe di quest’ultima Repubblica nel 1202, e poi nel 1207,disfecero costà l’oste sanese, sicché la rocca di Montalto presero e guastarono.
La chiesa di S. Michele a Montalto fu di padronato della badia Camaldolense di Agnano in Val d’Ambra, cui la confermò fra gli altri il Pontefice Celestino III con bolla spedita li 26 marzo 1194 all’abate e monaci del monastero perduto. – Vedere ANNAL. CAMALD.
Attualmente questo Montalto è ridotto a una tenuta con casa d’amministrazione della nobil famiglia Palmieri di Siena.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 315.