MONTE CERRI o MONTE CERRO
nella Valle del Rabbi in Romagna.
– Montuosità dove fu una rocca nella parrocchia di S. Maria a Fantella, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a libeccio di Galeata, Diocesi di Bertinoro, Compartimento di Firenze; La rocca con le dipendenze di Monte Cerro era posseduta dai nobili da Calboli, l’ultimo della qual famiglia, Francesco da Calboli, per atto pubblico del 4 aprile 1381, lasciò erede la Rep. di Firenze di tutti i suoi castelli e luoghi di Romagna compresi nella diocesi di Bertinoro.
E perché sul castello di Monte Cerro, tra quelli dipendenti dal suddetto Francesco da Calboli, pretendeva (dice l’Ammirato) di aver ragione un tal Nino del fu Niccolò, unico superstite de’nobili di Monte Cerro, venne Francesco nel 1382 in persona a donarlo ai Fiorentini; i quali fecero pigliare il possesso di tutto da Bardio de'Bastaci, capitano generale della Rep. Fior. nelle terre di Romagna. – (AMMIR. Stor. Fior. Lib. XIV).
E perché sul castello di Monte Cerro, tra quelli dipendenti dal suddetto Francesco da Calboli, pretendeva (dice l’Ammirato) di aver ragione un tal Nino del fu Niccolò, unico superstite de’nobili di Monte Cerro, venne Francesco nel 1382 in persona a donarlo ai Fiorentini; i quali fecero pigliare il possesso di tutto da Bardio de'Bastaci, capitano generale della Rep. Fior. nelle terre di Romagna. – (AMMIR. Stor. Fior. Lib. XIV).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 372.
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