MONTE FEGATESE, MONTE FEGATESI
(Mons Fegatensis) in Val di Lima.
– È una montuosità dalla quale prese il vocabolo una rocca, e una chiesa parrocchiale (S. Frediano) nel piviere di Controne, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 3 e 1/2 a settentrione del Bagno, Diocesi e Ducato di Lucca.
Forma questo monte uno sprone meridionale di quello di Rondinajo lungo la ripa sinistra del torrente Fegana e della strada regia che rimonta l’alto giogo di quell’Appennino per riunirsi alla Pieve a Pelago a quella granducale che mena da Pistoja per Boscolungo a Modena.
Il nome di Monte Fegatese derivò probabilmente dal colore di fegato delle masse argillose diasprine che lo ricuoprono, come dal color di ferro, dalla tinta verde, rossa o nera ecc. altre montuosità presero il vocabolo di Monte Ferrato , Monte Rosso , Monte Verdi , Monte Nero , ecc.
La memoria più remota che io conosca del paese di Monte Fegatesi mi sembra quella riportata in un documento dell’Arch. Arc. Lucch. del anno 991, col quale Gherardo vescovo di Lucca cede a favore di due fratelli, Ranieri e Fraolmo, figli del visconte Fraolmo de’signori di Corvaja, la terza parte dei beni spettanti alla chiesa battesimale di Controne con i tributi dovuti dagli abitanti delle ville comprese in quel pievanato; fra le quali sono rammentate le villate di Monte Fegatesi, di Lugnano, Bugnano , Granajolo, Biscolle, Fornello, Chifenti, Luliano Corsena , ecc. – Vedere LUGNANO e BUGNANO.
Un secolo dopo in Monte Fegatosi possedevano beni i nobili da Corsena, fra i quali un Ildebrando di Pagano che aveva ceduto e poi ritotto ai monaci della badia di Pozzevoli degli effetti situati in Corsena, a Granajolo, a Luliano, in Monte Fegatesi, e altrove; per cui l’abate di quel monastero ricorse ed ottenne dalla gran contessa Matilde una sentenza in data del 10 luglio 1105 che a quel monastero li rivendicava. – Vedere MOLAZZANA.
Per altro la rocca di Monte Fegatesi fu sempre custodita a nome del Comune di Lucca, il quale nel 1244 chiese ed ottenne dall’Imperatore Federigo II un diploma, che confermò quegli Anziani il possesso e la giurisdizione di Monte Fegatesi e di Luliano. Infatti in una lettera del 10 febbrajo 1412 diretta a Paolo Guinigi signor di Lucca si avvisa il vecchio comandante del contrassegno dato al nuovo castellano per ricevere dal primo la consegna della rocca di Monte Fegatesi, sue munizioni, guarnigione e dipendenze. – (BALUZII, Miscell. T. IV.) Durante però la guerra mossa dai Fiorentini al Guinigi e ai Lucchesi il castello di Monte Fegatosi cadde in potere dei primi, dai quali venne restituito al governo di Lucca alla pace del 14 maggio 1441, dopo di che Monte Fegatesi rimase costantemente incorporato alla vicarìa di Bagno dello Stato lucchese.
La parrocchia di S. Frediano a Monte Fegalesi nel 1831 contava 580 abitanti.
Forma questo monte uno sprone meridionale di quello di Rondinajo lungo la ripa sinistra del torrente Fegana e della strada regia che rimonta l’alto giogo di quell’Appennino per riunirsi alla Pieve a Pelago a quella granducale che mena da Pistoja per Boscolungo a Modena.
Il nome di Monte Fegatese derivò probabilmente dal colore di fegato delle masse argillose diasprine che lo ricuoprono, come dal color di ferro, dalla tinta verde, rossa o nera ecc. altre montuosità presero il vocabolo di Monte Ferrato , Monte Rosso , Monte Verdi , Monte Nero , ecc.
La memoria più remota che io conosca del paese di Monte Fegatesi mi sembra quella riportata in un documento dell’Arch. Arc. Lucch. del anno 991, col quale Gherardo vescovo di Lucca cede a favore di due fratelli, Ranieri e Fraolmo, figli del visconte Fraolmo de’signori di Corvaja, la terza parte dei beni spettanti alla chiesa battesimale di Controne con i tributi dovuti dagli abitanti delle ville comprese in quel pievanato; fra le quali sono rammentate le villate di Monte Fegatesi, di Lugnano, Bugnano , Granajolo, Biscolle, Fornello, Chifenti, Luliano Corsena , ecc. – Vedere LUGNANO e BUGNANO.
Un secolo dopo in Monte Fegatosi possedevano beni i nobili da Corsena, fra i quali un Ildebrando di Pagano che aveva ceduto e poi ritotto ai monaci della badia di Pozzevoli degli effetti situati in Corsena, a Granajolo, a Luliano, in Monte Fegatesi, e altrove; per cui l’abate di quel monastero ricorse ed ottenne dalla gran contessa Matilde una sentenza in data del 10 luglio 1105 che a quel monastero li rivendicava. – Vedere MOLAZZANA.
Per altro la rocca di Monte Fegatesi fu sempre custodita a nome del Comune di Lucca, il quale nel 1244 chiese ed ottenne dall’Imperatore Federigo II un diploma, che confermò quegli Anziani il possesso e la giurisdizione di Monte Fegatesi e di Luliano. Infatti in una lettera del 10 febbrajo 1412 diretta a Paolo Guinigi signor di Lucca si avvisa il vecchio comandante del contrassegno dato al nuovo castellano per ricevere dal primo la consegna della rocca di Monte Fegatesi, sue munizioni, guarnigione e dipendenze. – (BALUZII, Miscell. T. IV.) Durante però la guerra mossa dai Fiorentini al Guinigi e ai Lucchesi il castello di Monte Fegatosi cadde in potere dei primi, dai quali venne restituito al governo di Lucca alla pace del 14 maggio 1441, dopo di che Monte Fegatesi rimase costantemente incorporato alla vicarìa di Bagno dello Stato lucchese.
La parrocchia di S. Frediano a Monte Fegalesi nel 1831 contava 580 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 386.
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