MONTE LABRO, ora poggio di BALCONEVISI in Val d’Evola
– Allorchè si pubblicava l’Articolo BALCONEVISI (Vol. I pag. 234) non erano comparsi alla luce i documenti dei secoli IX e X nel T. V, parte II e III delle Memorie Lucchesi. I quali per avventura danno a conoscere, che fuvvi allora in Toscana, e segnatamente nell’antico distretto della diocesi di Lucca, un Monte Labro diverso dall’altro testé descritto del compartimento prossetano. Quelle carte pertanto ne avvisano essere il Monte Labro lucchese corrispondente al poggio di Balconevisi fra la fiumana dell’Evola, che gli scorre a grecale e il torrente Chiecina, lungo i poggi attraversati dalla strada che da Sanminiato guida per Collegalli a Palaja.
In quell’Articolo si vide, qualmente la chiesa di S. Jacopo a Scopeto, al pari che la moderna chiesa prepositura di Balconevisi, come anche la soppressa di S. Pietro a Balconevisi, o in Valle Cunichisi, facevano parte del piviere di Quarazzana, ossia di Corazzano . – Vedere CORAZZANO.
Ora le pergamene dell’Arch. Arciv. di Lucca dei secoli IX e X, state rese di pubblico diritto, hauno posto in chiaro qualmente nelle adiacenze di Balconevisi a quell’età non solo esisteva la chiesa di S. Pietro situata in luogo chiamato Valle Chunichisi, ma che il poggio su cui essa risiedeva appellossi Monte Labro .
Lo provano due pergamene scritte in Lucca li 24 e 25 1uglio dell’anno 865, con la prima delle quali il prete Gherifuso abitante in loco Quaratiana offre alcuni beni alla chiesa, cujus vocabulum est B. S. Petri, sita in Monte Labro . La seconda verte sopra una enfiteusi che Geremia vescovo di Lucca concede al prenominato prete Gherifuso della chiesa e sostanze appartenenti a S. Pietro sita in Monte Labro, con obbligo di ufiziarla, di dare un desinare a 12 poveri nella solennità di S. Pietro di giugno, e per la festività di S. Regolo, che cade il 1 settembre, di recare ogn’anno all’episcopio di S. Martino di Lucca due buone torte soltanto.
In un altro istrumento del 29 marzo 916 trattasi di riedificare una nuova chiesa sotto lo stesso titolo di S.
Pietro, sita loco nominate Valle Chunichisi.
Arroge altro istrumento rogato in Lucca nel dì 11 agosto 935, nel quale trattasi di una permuta di beni, posti in Monte Labro e in Valle Chunichisi, fra Gumperto del fu altro Gumperto e Corrado, vescovo di Lucca, il quale ultimo ricevè quattro pezzi di terra situati in loco ubi dicitur Monte Labro; che un pezzo di terra da un lato confinava con i beni e i fondamenti, ubi fuit ecclesia S.
Petri, dando in cambio al predetto Gumperto un pezzo di terra montuosa e sterpeto prope loco ubi vocitatur Valle Cunichisi... cui vocabulum fuit jam dicti B. S. Petro sito in Monte Labro . Le quali espressioni ne assicurano, che il primitivo oratorio di S. Pietro a Monte Labro , o a Balconevisi nel 935 era già rovinato, mentre nel catalogo del l260 si trova effettivamente in essere 1a chiesa di S.
Pietro a Valconevisi. – Vedere BALCONEVISI.
In quell’Articolo si vide, qualmente la chiesa di S. Jacopo a Scopeto, al pari che la moderna chiesa prepositura di Balconevisi, come anche la soppressa di S. Pietro a Balconevisi, o in Valle Cunichisi, facevano parte del piviere di Quarazzana, ossia di Corazzano . – Vedere CORAZZANO.
Ora le pergamene dell’Arch. Arciv. di Lucca dei secoli IX e X, state rese di pubblico diritto, hauno posto in chiaro qualmente nelle adiacenze di Balconevisi a quell’età non solo esisteva la chiesa di S. Pietro situata in luogo chiamato Valle Chunichisi, ma che il poggio su cui essa risiedeva appellossi Monte Labro .
Lo provano due pergamene scritte in Lucca li 24 e 25 1uglio dell’anno 865, con la prima delle quali il prete Gherifuso abitante in loco Quaratiana offre alcuni beni alla chiesa, cujus vocabulum est B. S. Petri, sita in Monte Labro . La seconda verte sopra una enfiteusi che Geremia vescovo di Lucca concede al prenominato prete Gherifuso della chiesa e sostanze appartenenti a S. Pietro sita in Monte Labro, con obbligo di ufiziarla, di dare un desinare a 12 poveri nella solennità di S. Pietro di giugno, e per la festività di S. Regolo, che cade il 1 settembre, di recare ogn’anno all’episcopio di S. Martino di Lucca due buone torte soltanto.
In un altro istrumento del 29 marzo 916 trattasi di riedificare una nuova chiesa sotto lo stesso titolo di S.
Pietro, sita loco nominate Valle Chunichisi.
Arroge altro istrumento rogato in Lucca nel dì 11 agosto 935, nel quale trattasi di una permuta di beni, posti in Monte Labro e in Valle Chunichisi, fra Gumperto del fu altro Gumperto e Corrado, vescovo di Lucca, il quale ultimo ricevè quattro pezzi di terra situati in loco ubi dicitur Monte Labro; che un pezzo di terra da un lato confinava con i beni e i fondamenti, ubi fuit ecclesia S.
Petri, dando in cambio al predetto Gumperto un pezzo di terra montuosa e sterpeto prope loco ubi vocitatur Valle Cunichisi... cui vocabulum fuit jam dicti B. S. Petro sito in Monte Labro . Le quali espressioni ne assicurano, che il primitivo oratorio di S. Pietro a Monte Labro , o a Balconevisi nel 935 era già rovinato, mentre nel catalogo del l260 si trova effettivamente in essere 1a chiesa di S.
Pietro a Valconevisi. – Vedere BALCONEVISI.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 406.
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