MONTE MOLINATICO dell’Appennino toscano

È uno dei monti principali che stende il suo fianco meridionale nella Val di Magra, territorio granducale, giurisdizione di Pontremoli, mentre la schiena volta a maestro spetta alla valle superiore del Taro nel ducato di Parma.
La sua criniera pertanto, che costituisce l’estremo confine naturale della Toscana con la Lombardia, si collega a levante con il Monte Lungo e Mont’Orsajo, a libeccio con la Pelata di Zeri e col Monte Gottaro. Resta fra Monte Molinatico e il Mont Orsajo il varco della Cisa, dove da tempo antichissimo è frequentata una strada maestra, che apre il passaggio fra la Lombardia e la Toscana, chiamata nel medioevo Via Romèa, del Monte Bardone , Francesco, della Cisa , e Pontremolese. – Vedere VIA FRANCESCA e VIA EMILIA DI SCAURO.
Una delle vette del Monte Molinatico fu scandagliata dal Pad. Inghirami che la trovò braccia 2651,3 superiore al livello del mare, mentre il varco della Cisa , non è che braccia 1783,3 sopra lo stesso livello. La criniera del Monte Molinatico, a partire dal punto più occidentale sotto cui nasce la fiumana del Verde sino al punto più orientale dove sorge il torrente Magriola , occupa un’estensione di dieci miglia toscane, cioè, dal grado 27° 29 al 27° 38’ di longitudine percorrendo per il grado 44° 28’ di latitudine – Vedere POMTREMOLI Comunità.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 439.