MONTE MORLI
in Val d’Elsa.
Casale perduto ch’ebbe nome da un poggio dove fu una chiesa parrocchiale (S.
Michele a Monte Morli) riunita da lungo tempo al popolo di S. Maria a Casagliola , cui fu annesso l’altro di S. Pietro a Casaglia, ora detto S. Pietro alla Canonica, nella Comunità Giurisdizione e circa un miglio a ponente di Poggibonsi, Diocesi di Colle, già di Firenze, Compartimento di Siena.
È un poggetto sulla ripa destra del torrente Fosci, di cui si trovano memorie fino dal secolo XII, specialmente fra le carte appartenute alla badia di Poggibonsi.
La prima ce la fornisce una membrana del 25 febbrajo 1140 relativa a una donazione fatta in Marturi a quella badia di vari pezzi di terra posti fra l’Elsa e il torrente Fosci, alcuni dei quali si dichiarano situati in Monte Morli.
Due altre pergamene della stessa provenienza, scritte nel 20 gennajo 1246, e nel 10 gennajo 1258, rammentano dei terreni ricevuti in dono dalla suddetta badia, posti nel poggio o nella villa di Monte Morli. Con istrumento poi del 1 maggio 1442 rogato in Firenze nel popolo di S. Pier Celoro il procuratore della badia prenominata acquistò in compra da Jacopo del fu Frosino di Firenze per il prezzo di 36 fiorini d’oro, a tutta gabella del compratore (la gabella era di 4 denari per lira del prezzo pagato) un podere dell’estensione di 36 stiora posto in luogo detto al Vado, nella villa di Monte Morli, Comunità di Poggibonsi. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dello Spedale di Bonifazio).
Una membrana del dì 8 agosto 1463 proveniente dal Monastero degli Angioli di Firenze ci scuopre, che la chiesa parrocchiale di Monte Morli era sotto il titolo di S.
Michele. Consiste essa in un contratto di vendita di 5 pezzi di terra posti nel popolo di S. Ruffiniano di Val d’Elsa fatta da Fagnano del fu Antonio e da Paolo del fu Bartolo, entrambi del popolo di S. Michele a Monte Morli nella comunità di Poggibonsi, i quali beni furono con quell’atto acquistati dai monaci di S. Benedetto di Camaldoli fuori della porta a Pinti di Firenze.
Ma non corsero molti anni dacchè la parrocchia di Monte Morli fu annessa a quella di S. Pietro a Casaglia, ossia di S. Pietro alla Canonica, nella curia, e giurisdizione di Poggibonsi. (ARCH. DIPL. FIOR., loc. cit. e Olivetani di Volterra).
Michele a Monte Morli) riunita da lungo tempo al popolo di S. Maria a Casagliola , cui fu annesso l’altro di S. Pietro a Casaglia, ora detto S. Pietro alla Canonica, nella Comunità Giurisdizione e circa un miglio a ponente di Poggibonsi, Diocesi di Colle, già di Firenze, Compartimento di Siena.
È un poggetto sulla ripa destra del torrente Fosci, di cui si trovano memorie fino dal secolo XII, specialmente fra le carte appartenute alla badia di Poggibonsi.
La prima ce la fornisce una membrana del 25 febbrajo 1140 relativa a una donazione fatta in Marturi a quella badia di vari pezzi di terra posti fra l’Elsa e il torrente Fosci, alcuni dei quali si dichiarano situati in Monte Morli.
Due altre pergamene della stessa provenienza, scritte nel 20 gennajo 1246, e nel 10 gennajo 1258, rammentano dei terreni ricevuti in dono dalla suddetta badia, posti nel poggio o nella villa di Monte Morli. Con istrumento poi del 1 maggio 1442 rogato in Firenze nel popolo di S. Pier Celoro il procuratore della badia prenominata acquistò in compra da Jacopo del fu Frosino di Firenze per il prezzo di 36 fiorini d’oro, a tutta gabella del compratore (la gabella era di 4 denari per lira del prezzo pagato) un podere dell’estensione di 36 stiora posto in luogo detto al Vado, nella villa di Monte Morli, Comunità di Poggibonsi. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dello Spedale di Bonifazio).
Una membrana del dì 8 agosto 1463 proveniente dal Monastero degli Angioli di Firenze ci scuopre, che la chiesa parrocchiale di Monte Morli era sotto il titolo di S.
Michele. Consiste essa in un contratto di vendita di 5 pezzi di terra posti nel popolo di S. Ruffiniano di Val d’Elsa fatta da Fagnano del fu Antonio e da Paolo del fu Bartolo, entrambi del popolo di S. Michele a Monte Morli nella comunità di Poggibonsi, i quali beni furono con quell’atto acquistati dai monaci di S. Benedetto di Camaldoli fuori della porta a Pinti di Firenze.
Ma non corsero molti anni dacchè la parrocchia di Monte Morli fu annessa a quella di S. Pietro a Casaglia, ossia di S. Pietro alla Canonica, nella curia, e giurisdizione di Poggibonsi. (ARCH. DIPL. FIOR., loc. cit. e Olivetani di Volterra).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 440.
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