MONTETI DI CAPALBIO

nella Maremma, Orbetellana in Val di Fiora.

– Castellare, che i paesani designano col vocabolo della Castellaccia di Monteti, e i geografi col nome di Capalbiaccio, situato sopra la cima pianeggiante di uno de’monti i più eminenti della Maremma d’Orbetello, nella Comunità e circa 4 miglia toscane a libeccio di Capalbio, Giurisdizione di Manciano, Diocesi di Sovana, già di Castro, poi di Acquapendente, Compartimento di Grosseto.
Il naturalista Giorgio Santi, che lo visitò sulla fine del secolo passato, descrisse le rocce che rivestono la sua sommità e le copiose sorgenti di acqua potabile che a mezza costa dal lato di tramontana e di mezzodì da’suoi fianchi scaturiscono, mentre di Monteti egli segnalava un giro di mura castellane di circa 200 piedi di diametro, formate di lastroni senza cemento, contornate da un bastione a scarpa ripieno da un largo fosso, cui fanno corona due altri minori bastioni costruiti pur essi di terrapieno.
Nel primo cerchio murato si trovano le vestigia di due edifizj rotondi a guisa di torrioni costruiti pur essi di pietra senza cemento, che servire dovevano a guardia dell’unico ingresso di quel fortilizio, nella cui area interna vegetano alberi d’alto fusto e arbusti salvatici.
Ignorasi quale sia l’epoca, quale uso e qual nome avesse questo fabbricato circolare, seppure il nomignolo di Monteti non debba corrispondere al Monticulo , o piuttosto al castello di Tricosto, che inqueste parti esisteva nei secoli intorno al mille, e di cui fanno menzione varj documenti della badia de’SS. Vincenzio e Anastasio alle Tre Fontane. – Vedere TRICOSTO nella Maremma Orbetellana.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 537.