MOTRONE nella Valle del Serchio
già MUTRONE
– Casale che dà il nomignolo ad una chiesa parrocchiale (S.
Giusto) nel priorato foraneo di Coreglia, Comunità e circa 4 miglia toscane a ponente-maestrale del Borgo a Mozzano, Giurisdizione del Bagno, Diocesi e Ducato di Lucca.
Risiede sopra il fianco di un contrafforte dell’Alpe Apuana che scende verso scirocco lungo la fiumana appellata Torrita Cava sino alla ripa destra del Serchio, assai dappresso al confine lucchese con la Garfagnana modenese.
Fu questo Casale di Motrone sino dal secolo X dai vescovi di Lucca concesso in feudo ai nobili di Versilia e di Anchiano. A conferma di questo vero esistono varie pergamene nell’Arch. Arciv. Lucch. anteriori al mille, fra le quali ne rammenterò una del 16 luglio 995, allorché il Vescovo Gherardo allivellò a un tal Ildeberto, chiamato Ildizio sei poderi, ossiano case masserizie, due delle quali situate in loco Moteroni, insieme con la chiesa dedicata a S. Giusto, posta nello stesso casale, a condizione di pagare per annuo censo alla sua mensa 60 denari d’argento. – (MEMOR. LUCCH. T. V. P. III.) Nel catalogo delle chiese della diocesi lucchese, scritto nel 1260, la chiesa di S. Giusto a Motrone era compresa nel pievanato di Decimo, attualmente sotto il priorato di Coreglia.
La parrocchia di S. Giusto a Motrone nel 1832 contava 217 abitanti.
Giusto) nel priorato foraneo di Coreglia, Comunità e circa 4 miglia toscane a ponente-maestrale del Borgo a Mozzano, Giurisdizione del Bagno, Diocesi e Ducato di Lucca.
Risiede sopra il fianco di un contrafforte dell’Alpe Apuana che scende verso scirocco lungo la fiumana appellata Torrita Cava sino alla ripa destra del Serchio, assai dappresso al confine lucchese con la Garfagnana modenese.
Fu questo Casale di Motrone sino dal secolo X dai vescovi di Lucca concesso in feudo ai nobili di Versilia e di Anchiano. A conferma di questo vero esistono varie pergamene nell’Arch. Arciv. Lucch. anteriori al mille, fra le quali ne rammenterò una del 16 luglio 995, allorché il Vescovo Gherardo allivellò a un tal Ildeberto, chiamato Ildizio sei poderi, ossiano case masserizie, due delle quali situate in loco Moteroni, insieme con la chiesa dedicata a S. Giusto, posta nello stesso casale, a condizione di pagare per annuo censo alla sua mensa 60 denari d’argento. – (MEMOR. LUCCH. T. V. P. III.) Nel catalogo delle chiese della diocesi lucchese, scritto nel 1260, la chiesa di S. Giusto a Motrone era compresa nel pievanato di Decimo, attualmente sotto il priorato di Coreglia.
La parrocchia di S. Giusto a Motrone nel 1832 contava 217 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 622.
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