ORBIGNANO DI LAMPORECCHIO
nel Val d’Arno inferiore.
– Casale con chiesa parrocchiale (S. Maria) nel piviere, Comunità e circa un miglio a scirocco di Lamporecchio, Giurisdizione e Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Siede sulla pendice meridionale del Monte Albano fra le prime sorgenti del torrente Vincio, quasi un miglio e mezzo distante dalla sommità del monte prenominato, altrimenti detto del Barco.
Fu questo paese nei secoli intorno al mille soggetto ai vescovi di Pistoja anche nel temporale insieme col Castello di Lamporecchio, di cui Orbignano seguitò costantemente la sorte; comecché esso fosse uno di que’tanti feudi de’conti Guidi confermato loro da tre privilegj imperiali. – Vedere LAMPORECCHIO.
Con sentenza del 4 novembre 1368, il potestà di Firenze condannò per ribellione al taglio della testa diversi Pistojesi, fra i quali un Zima, da non confondersi però col Zima di Pistoja della Novella del Boccaccio (Giorn. II Nov. X, a ciò stati mossi dai Vergiolesi, che si erano raccolti in Orbignano con animo di ribellare il Comune di Vinci e darlo in mano ai Pisani. La qual cosa sarebbe forse avvenuta, se gli uomini di Orbignano, fedeli alla Signoria di Firenze, non avessero scoperto e fatto disperdere l'agguato. – (MANNI, Sigilli antichi, Vol. CV.
Sigillo 8).
La chiesa di S. Maria di Orbignano si è dubitato che potesse corrispondere a quella di S. Maria in Abatisco rammentata in un placito pronunziato in Pistoja nel novembre del 1046 da Ghiberto conte di detta città e da Martino Vescovo in una causa fra Ildebrando del fu Guido, Riffredo, chiamato Groffiletto figlio di Suffrido, signori di Maona da una parte, e l'abate coi monaci di S.
Bartolomeo di Pistoja dall'altra parte, i quali ultimi reclamavano dai primi alcuni beni della chiesa di S. Maria in Abatisco. – Vedere MAONA.
La parrocchia di S. Maria in Orbignano nel 1833 contava 645 abitanti.
Siede sulla pendice meridionale del Monte Albano fra le prime sorgenti del torrente Vincio, quasi un miglio e mezzo distante dalla sommità del monte prenominato, altrimenti detto del Barco.
Fu questo paese nei secoli intorno al mille soggetto ai vescovi di Pistoja anche nel temporale insieme col Castello di Lamporecchio, di cui Orbignano seguitò costantemente la sorte; comecché esso fosse uno di que’tanti feudi de’conti Guidi confermato loro da tre privilegj imperiali. – Vedere LAMPORECCHIO.
Con sentenza del 4 novembre 1368, il potestà di Firenze condannò per ribellione al taglio della testa diversi Pistojesi, fra i quali un Zima, da non confondersi però col Zima di Pistoja della Novella del Boccaccio (Giorn. II Nov. X, a ciò stati mossi dai Vergiolesi, che si erano raccolti in Orbignano con animo di ribellare il Comune di Vinci e darlo in mano ai Pisani. La qual cosa sarebbe forse avvenuta, se gli uomini di Orbignano, fedeli alla Signoria di Firenze, non avessero scoperto e fatto disperdere l'agguato. – (MANNI, Sigilli antichi, Vol. CV.
Sigillo 8).
La chiesa di S. Maria di Orbignano si è dubitato che potesse corrispondere a quella di S. Maria in Abatisco rammentata in un placito pronunziato in Pistoja nel novembre del 1046 da Ghiberto conte di detta città e da Martino Vescovo in una causa fra Ildebrando del fu Guido, Riffredo, chiamato Groffiletto figlio di Suffrido, signori di Maona da una parte, e l'abate coi monaci di S.
Bartolomeo di Pistoja dall'altra parte, i quali ultimi reclamavano dai primi alcuni beni della chiesa di S. Maria in Abatisco. – Vedere MAONA.
La parrocchia di S. Maria in Orbignano nel 1833 contava 645 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 681.
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