ORTICAJA (S. JACOPO A)
in Val di Sieve.
– Casale e chiesa parrocchiale, cui è annesso il popolo di S. Andrea a Riconi, ossia a Samprognano , nel piviere, Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a maestrale di Dicomano, Diocesi e Compartimento di Firenze.
È situato sopra un colle che resta alla sinistra della Sieve, a cavaliere della strada provinciale fra Dicomano e Vicchio, sull’ultimo sprone del contrafforte che scende fin colà dall'Appennino di Belforte, o di Corella.
Fu in questo luogo un castelletto stato confermato ai CC.
Guidi di Battifolle da Federigo II nel 1248, qundo il padronato della sua chiesa spettava agli eremiti di Camaldoli. – Questa di S.Jacopo di Orticaja al pari che l'altra chiesa di S. Andrea a Riconi, detta anche a Samprugnano nel 1228 venne aggregata alla badia di Candeli della stessa congregazione.
Però nel principio del secolo XVI S. Jacopo d'Orticaja dipendeva da D. Matteo Berti Camaldolense abate commendatario della badia di Montecrislo, il quale invitò le monache Camaldolensi di S. Pietro di Luco a profittare del locale di Orticaja per ripararsi dalle rappresaglie degli eserciti allora capitati nel Mugello.
Il Pontefice Leone X con bolla del 4 luglio 1513 incorporò la chiesa e beni di Orticaja al Monastero degli Angeli di Firenze.
Il Brocchi nella Descrizione del Mugello suppose con gli Annalisti Camaldolensi, che riferire dovesse a questa chiesa del Mugello un breve di Alessandro IV diretto nel febbrajo del 1177 al priore del convento di S. Jacopo d'Orticaja de’canonici regolari Agostiniani, la qual chiesa, come ho detto testé al suo Articolo, era ed è sempre nel suburbio orientale di Pisa.
La parrocchia di S. Jacopo a Orticaja di Mugello nel 1833 contava 135 abitanti.
È situato sopra un colle che resta alla sinistra della Sieve, a cavaliere della strada provinciale fra Dicomano e Vicchio, sull’ultimo sprone del contrafforte che scende fin colà dall'Appennino di Belforte, o di Corella.
Fu in questo luogo un castelletto stato confermato ai CC.
Guidi di Battifolle da Federigo II nel 1248, qundo il padronato della sua chiesa spettava agli eremiti di Camaldoli. – Questa di S.Jacopo di Orticaja al pari che l'altra chiesa di S. Andrea a Riconi, detta anche a Samprugnano nel 1228 venne aggregata alla badia di Candeli della stessa congregazione.
Però nel principio del secolo XVI S. Jacopo d'Orticaja dipendeva da D. Matteo Berti Camaldolense abate commendatario della badia di Montecrislo, il quale invitò le monache Camaldolensi di S. Pietro di Luco a profittare del locale di Orticaja per ripararsi dalle rappresaglie degli eserciti allora capitati nel Mugello.
Il Pontefice Leone X con bolla del 4 luglio 1513 incorporò la chiesa e beni di Orticaja al Monastero degli Angeli di Firenze.
Il Brocchi nella Descrizione del Mugello suppose con gli Annalisti Camaldolensi, che riferire dovesse a questa chiesa del Mugello un breve di Alessandro IV diretto nel febbrajo del 1177 al priore del convento di S. Jacopo d'Orticaja de’canonici regolari Agostiniani, la qual chiesa, come ho detto testé al suo Articolo, era ed è sempre nel suburbio orientale di Pisa.
La parrocchia di S. Jacopo a Orticaja di Mugello nel 1833 contava 135 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 691.
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