OSARI (S. STEFANO OLTR') ora detto EXTRA MOENIA
nel Val dâArno pisano.
â Chiesa parrocchiale, dove fu un Monastero di donne dellâordine Benedettino nel suburbio settentrionale di Pisa presso la Porta Lucchese nel pievanale della Primaziale, ComunitĂ Giurisdzione Diocesi e Compartimento di Pisa.
Ă una delle antiche chiese pisane dei primi secoli dopo il mille, giacchĂŠ fino dal 1200 ivi presso esisteva un monaastero di recluse dellâordine Benedettino, siccome apparisce da una membrana scritta in detto anno dellâArch. Arciv. di Pisa, stata citata dal Mattei nella sua Histor. Eccl. Pis. (T. I. Append. pagina 72.) Anche una pergamena del febbrajo 1330 dellâArch. Dipl.
Fior., fra quelle provenienti dal Monastero di S. Martino di Pisa, appella allâassoluzione data alle monache di S.
Stefano di lĂ dall'Osari per essere incorse nella censura avendo in qualche modo prestato ajuto allâlmperatore Lodovico il Bavaro, e allâAntipapa Pietro da Corbaja, mentre essi furono in Pisa.
I citati Annalisti Camaldolensi (T. VI Append.) riportano una bolla del Pontefice Martino V diretta da Firenze li 4 agosto del 1421 allâabate del Monastero di S. Michele in Borgo di Pisa, perchĂŠ dasse l'investitura della cappella curata di S. Stefano extra muros Pisarum al sacerdote Pietro Petri rettore della chiesa parrocchiale di S. Felice di Pisa. La qual chiesa di S. Stefano, benchĂŠ annessa al detto Monastero di Benedettine, soleva essere fino dâallora governata da preti secolari.
Finalmente essendo ridotte a sole tre di numero le monache di S. Stefano furono riunite a quelle di S.
Martino dentro Pisa, alla qual epoca la chiesa di S.
Stefano oltre Osari, o extra moenia, venne ammensata coi suoi beni al capitolo della Primaziale con l'onere peraltro di mantenervi un parroco.
La chiesa è a tre navate con archi a sesto intero, se si eccettuano i due del presbitero , e con capitelli corinti, tutte di marmi e di graniti, state però barbaramenlte impiastrate nel fusto da una patina di calcina.
La parrocchia di S. Silvestro extra moenia, giĂ oltre Osari nel 1833 contava 552 abitanti.
Ă una delle antiche chiese pisane dei primi secoli dopo il mille, giacchĂŠ fino dal 1200 ivi presso esisteva un monaastero di recluse dellâordine Benedettino, siccome apparisce da una membrana scritta in detto anno dellâArch. Arciv. di Pisa, stata citata dal Mattei nella sua Histor. Eccl. Pis. (T. I. Append. pagina 72.) Anche una pergamena del febbrajo 1330 dellâArch. Dipl.
Fior., fra quelle provenienti dal Monastero di S. Martino di Pisa, appella allâassoluzione data alle monache di S.
Stefano di lĂ dall'Osari per essere incorse nella censura avendo in qualche modo prestato ajuto allâlmperatore Lodovico il Bavaro, e allâAntipapa Pietro da Corbaja, mentre essi furono in Pisa.
I citati Annalisti Camaldolensi (T. VI Append.) riportano una bolla del Pontefice Martino V diretta da Firenze li 4 agosto del 1421 allâabate del Monastero di S. Michele in Borgo di Pisa, perchĂŠ dasse l'investitura della cappella curata di S. Stefano extra muros Pisarum al sacerdote Pietro Petri rettore della chiesa parrocchiale di S. Felice di Pisa. La qual chiesa di S. Stefano, benchĂŠ annessa al detto Monastero di Benedettine, soleva essere fino dâallora governata da preti secolari.
Finalmente essendo ridotte a sole tre di numero le monache di S. Stefano furono riunite a quelle di S.
Martino dentro Pisa, alla qual epoca la chiesa di S.
Stefano oltre Osari, o extra moenia, venne ammensata coi suoi beni al capitolo della Primaziale con l'onere peraltro di mantenervi un parroco.
La chiesa è a tre navate con archi a sesto intero, se si eccettuano i due del presbitero , e con capitelli corinti, tutte di marmi e di graniti, state però barbaramenlte impiastrate nel fusto da una patina di calcina.
La parrocchia di S. Silvestro extra moenia, giĂ oltre Osari nel 1833 contava 552 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 698.
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