PALAGIO E CALCIONE
in Val di Chiana.
– Villa nel popolo dell’ex-feudo di Calcione, Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a maestrale di Lucignano, Diocesi e Compartimento di Arezzo. – Vedere CALCIONE.
Al quale articolo appartiene questo della villa di Palagio, perché essa associò la sorte sua al Castello di Calcione. – Giova per altro che qui si aggiunga, come entrambi i luoghi erano posseduti da messer Diego de Regolino de’Tolomei di Siena, quando questi nel 7 maggio 1384 si pose sotto l’accomandigia della Repubblica di Firenze; dondeché i Fiorentini acquistarono d’allora in poi la giurisdizione politica su questi due luoghi. – Da Diego Tolomei i beni allodiali di Calcione e Palagio passarono in Lodovico e non in Regolino da Campofregoso, come fu detto all’Articolo Calcione. Il qual Lodovico per delitto di ribellione ne restò spogliato dalla Signoria di Firenze; cosicché si consolidò nella Repubblica l’utile col diretto dominio, finché nel 1483 la tenuta del Calcione e Palagio venne alienata per fiorini 800 d’oro a Luigi della Stufa.
Finalmente nell’anno 1632 Pandolfo ed altri 5 fratelli figli di Prenzivalle della Stufa ottennero in feudo dal Granduca Ferdinando II con titolo di marchesato il Castello del Calcione con la villa contigua del Palagio. – Vedere il suo Articolo.
Al quale articolo appartiene questo della villa di Palagio, perché essa associò la sorte sua al Castello di Calcione. – Giova per altro che qui si aggiunga, come entrambi i luoghi erano posseduti da messer Diego de Regolino de’Tolomei di Siena, quando questi nel 7 maggio 1384 si pose sotto l’accomandigia della Repubblica di Firenze; dondeché i Fiorentini acquistarono d’allora in poi la giurisdizione politica su questi due luoghi. – Da Diego Tolomei i beni allodiali di Calcione e Palagio passarono in Lodovico e non in Regolino da Campofregoso, come fu detto all’Articolo Calcione. Il qual Lodovico per delitto di ribellione ne restò spogliato dalla Signoria di Firenze; cosicché si consolidò nella Repubblica l’utile col diretto dominio, finché nel 1483 la tenuta del Calcione e Palagio venne alienata per fiorini 800 d’oro a Luigi della Stufa.
Finalmente nell’anno 1632 Pandolfo ed altri 5 fratelli figli di Prenzivalle della Stufa ottennero in feudo dal Granduca Ferdinando II con titolo di marchesato il Castello del Calcione con la villa contigua del Palagio. – Vedere il suo Articolo.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 27.
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